Derby Primavera Coppa italia, Arriva la sconfitta per i ragazzi di Longo
Davanti ad un infuocato pubblico di 500 persone accorse al Chisola di Vinovo si è tenuto il Derby tra Juventus e Torino, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia Primavera.
Nel Torino formazione tipo, con la sola novità di Ignico al posto di Mazzariol sulla fascia destra. Nella Juventus di Zanchetta spazio alla coppia terribile Donis-Marzouk in attacco.
Tra i cori assordati di circa trenta ultras granata, inizia la partita. Durante i primi minuti si assiste ad un sostanziale equilibrio in campo, con la Juventus ed il Torino che giocano in maniera accattivante, ma neutralizzandosi a vicenda: il Torino è ben schierato in campo, ma la Juventus è ordinata e controlla bene il gioco granata. Al 14' la prima occasione della partita: il numero 7 Mattiello crossa al centro dalla fascia destra. Il pallone percorre pericolosamente a mezz'aria tutta l'area, con Gilardi che lo controlla a distanza. Al 19' è invece il Torino ad andare vicinissimo al gol sia con Barreca che con Rosso: azione concitata sugli sviluppi di un corner, il primo la spara clamorosamente sul palo, mentre il secondo prova la conclusione, approfittando della ribattuta scaturita dal tiro del terzino granata, ma viene anticipato provvidenzialmente da Pol Garcia. Poco dopo, avviene un episodio dubbio nell'area di rigore bianconera. Al 24' Graziano intercetta un cross di Rosso, ma questi viene atterrato da Slievka; veementi le protesta dei Granata, che però non trovano seguito nell'arbitro.
Alla mezz'ora è la Juve a passare in vantaggio. Comentale è costretto ad atterrare al limte dell'area un giocatore della Juve; dai 20 metri Garcia Tena non sbaglia, traffigendo un non incolpevole Gilardi sul proprio palo. Il Toro è sotto. Inoltre, i Granata sembrano aver incassato malamente il colpo, tanto che per alcuni minuti sembrano piuttosto frastornati. Come se non bastasse, al 40' Ceballos scocca un tiro potente parato da Gilardi, ma sulla ribattuta è prontissimo Barlocco, che infila il 2-0. Per gli uomini di Zanchetta, la pratica sembra archiviata. Il primo tempo offre però ancora una fiammata granata, con Aramu che scodella al centro e Graziano che non riesce ad agganciare.
La prima frazione si conclude così, con un equilibrio rotto solo dai due decisivi episodi bianconeri. La ripresa si apre con l'ingresso sul campo di Morra per i Granata, al posto di Graziano. Il secondo tempo inizia con un Toro molto più pimpante, ma la Juve è attenta a coprire gli spazi ed a mantenere il vantaggio. All'11', Comentale si invola sulla destra, sereve Aramu, che la tocca per il vicino Gyasi, ma quest'ultimo si mangia un occasione clamorosa a tu per tu con Vannuncchi, tirando troppo debolmente. Ma 7 minuti dopo il Toro riesce finalmente a passare: Rosso scappa sulla destra e si porta sul fondo, crossando. Il pallone carambola su Vannuncchi ed entra beffardamente in porta. Il 2-1 è meritato ed ora il Torino ci crede.
Al 22' nella Juventus entra la punta Soumah, che sostituisce l'altro centravanti Marzouk. Nel frattempo, i ritmi della partita sono molto calati, con i Granata che sembrano stanchi ed i bianconeri che si limitano a gestire. Al 37' si rivede il Torino: Barlocco stende Aramu al limite dell'area, l'arbitro non ravvisa alcun fallo, ma poco dopo Comentale scocca un tiro dai 25 metri che trova pronto Vannucchi. Da questo momento in poi, la partita si esaurisce con il passare dei minuti: a poco vale l'"all in the box" del Torino al 48' sulla punzione di Comentale.
Il Derby Primavera è stata una partita giocata a viso aperto da entrambe, ma di certo non emozionante e decisa dagli episodi. La Juventus ha meritato la vittoria, dimostrando più solidità e concentrazione, ma il Torino non ha molto da recriminare, visto che la partita offerta dai ragazzi di Moreno Longo è stata buona sotto molti punti di vista. Infine, menzione di onore per i tifosi granata, che dal primo all'ultimo minuto non hanno smesso di cantare ed incitare i propri ragazzi. Infatti, pur essendo "fuori casa", sembrava che il Chisola fosse divenuto una piccola Maratona.