Bava: "Orgoglioso di aver firmato per altri quattro anni con il Toro"

03.06.2018 15:38 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Bava: "Orgoglioso di aver firmato per altri quattro anni con il Toro"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Massimo Bava, responsabile del settore giovanile granata, ha parlato a RMC Sport a margine del Memorial Don Aldo Rabino che si è svolto a Milazzo nella giornata di sabato.

Principalmente Bava si è soffermato a parlare del settore giovanile: "Cairo è dovuto ripartire da zero nel 2005, per lui è stato durissimo ripartire insieme a Comi e ricostruire tutto, poi sicuramente ha avuto la costanza di credere nel settore giovanile, sette anni fa ho avuto la fortuna di conoscere il dottor Cairo che mi disse delle cose e mi stimolò a venire al Torino e con lui, con Comi stiamo crescendo moltissimo. Sono molto contento e orgoglioso di aver rinnovato per altri quattro anni, sono orgoglioso delle parole che il presidente dice su di me, sul fatto che sono legato vita e sulla costante crescita del settore giovanile. I giocatori poi noi li sforneremo in prima squadra perché vedo positività, voglia di crescere, di fare le strutture, il presidente è costantemente in contatto con me, mi chiama, mi chiede dei giocatori... Io credo che sia l'unico o dei pochi presidenti che sa quali sono i nostri 2002, 2003, 2004, 2001 forti perché continua sempre a chiedere, si informa e questa è una cosa importante per me, stimola me e quelli che lavorano con me a fare sempre bene. Un merito importante va a lui perché è sempre sul pezzo, vuole dire che crede in noi, nel nostro settore giovanili e crede nei giovani e questa è la cosa importante per noi".

Il Torino ha anche detto di sì all'introduzione delle seconde squadre: "E' una è una delle cinque squadre, perché la sesta è Fiorentina che ha detto ni, noi crediamo fortemente nella squadra B e in questo momento abbiamo anche la possibilità di avere 24 giocatori importanti perché sono tutti nostri e sono in B, C e in A, però bisogna organizzare per bene le cose. Credo che partire sarà difficilissimo perché ci sono delle difficoltà, ma bisogna partire. Partendo con delle difficoltà, dei dubbi ma facendo piano piano questi campionati e bisogna risolverli ma l'Italia deve fare qualcosa per crescere e qualcosa per credere nei propri giovani perché i giovani nostri sono forti, ho fatto 20 anni di direttore sportivo e sono convinto che anche nei campi di C ci siano giovani italiani forti, basta girare campi. Quindi diamo spazio ai nostri giovani, non critichiamoli, crediamoci perché secondo me ci sono ancora giocatori che tre anni fa non giocavano nelle squadre superiori e ora giocano in Serie A e B, bisogna avere pazienza e credere nei giovani italiani".