Il punto sulla 27esima giornata
Che questo torneo di serie B abbia evidenziato un equilibrio di fondo tra le 22 protagoniste lo si è capito fin dalle prime battute ma dopo 27 giornate è assurdo non riuscire a identificare le squadre che possano lottare per opposti obbiettivi. Basti considerare che tra il Lecce capolista ed il Padova penultimo ci sono venti punti di differenza (in A tra l’Inter e l’Atalanta c’è uno scarto di ben trentaquattro lunghezze). La stessa Salernitana (vittoriosa ieri sul Piacenza sette giorni dopo l’impresa di Torino) data per spacciata sin dall’inizio, stà riuscendo pian piano ad abbinare i punti alle belle e convincenti prestazioni offerte sul rettangolo di gioco.
Terzo pareggio consecutivo per il Lecce che sembri attraversare un piccolo momento di crisi (Baclet ieri ha risolevvato una gara che sembrava persa a 10’ dal termine). Và sottolineato che nelle ultime sette gare gli uomini di De Canio abbiano ottenuto i tre punti solo in due occasioni (Frosinone fuori e Piacenza in casa). Complimenti sinceri alla Triestina del baby Pasquato.
Pesante debacle interna del Grosseto (siamo vicini a Pinilla per i problemi familiari dati dal sisma che ha colpito il Chile) che si arrende ai quattro squilli del Crotone di Lerda che dimostra di saperfi fare con le “grandi”. Un po’ sfortunato Pioli che è costretto a lasciare l’intera posta in palio del big-match a Iachini e al suo Brescia, sempre più candidato alla promozione diretta in A (secondo posto proprio in condominio con i neroverdi).
Al Cesena di Bisoli basta un gol di Greco per avere la meglio su un Ascoli mai rinunciatario. Terzo posto difeso dalla minaccia Ancona a passeggio contro un Gallipoli deficitato da ben tre cartellini rossi sanzionati dal sig. Nasca di Bari. Bene anche l’Empoli che mantiene l’imbattibilità casalinga ed il Toro che espugna Padova ringraziando il proprio portiere Morello bravissimo nel neutralizzare un penalty a Di Nardo sullo 0-0 (anche qui ci uniamo alla disperazione del cileno Salgado il quale non riesce a mettersi in contatto con il figlio). Le sconfitte di Mantova e Padova aumentano le speranze della Salernitana che ottiene un successo “di rigore” in casa (decide la freddezza di Merino dagli undici metri) contro il Piacenza.
Infine veniamo al posticipo di domenica, ora di pranzo, tra Reggina e Frosinone. Vittoria doveva essere aveva dichiarato Breda e vittoria è stata. Ci ha pensato Franco Brienza a far esplodere di gioia il “Granillo”. Amaranto a quota 32 superano così il Piacenza.
Veniamo a qualche numero e curiosità dopo le 27 giornate disputate.
2 le squadre imbattute in casa: Emboli e Ancona .
2 le vittorie consecutive dell’ultima in classifica Salernitana (non accadeva dal 23 maggio, li furono tre i successi di fila).
12 la serie positiva di De Canio tocca quota dodici partite (ultimo k.o. risale a Cesena).
3 le espulsioni di Nasca ieri in Ancona-Gallipoli. A farne le spese i tre giallorossi Lazzari, Tagliani e Daino.