Visto dalla curva: sconfitta meritata

23.09.2009 12:52 di  Marina Beccuti   vedi letture
Visto dalla curva: sconfitta meritata
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© foto di Federico De Luca

Elvis Bogetti

Eccoci qua a commentare la prima sconfitta del Toro all'Olimpico. Stasera il Padova, che non gioca male ma che non è assolutamente irresistibile, ha fatto la partita, sfruttando una serata storta del Torino, probabilmente aiutato anche dai numerosi tifosi che lo hanno seguito dal Veneto.


Già al decimo del primo tempo Sereni ha sfoderato una bella parata e questo è stato un campanello d'allarme; i ragazzi in campo non erano quelli delle partite passate, sia dal punto di vista morale che fisico, anche perché Colantuono ha dovuto mischiare un po' le carte per far riposare coloro che avevano giocato nelle precedenti occasioni. Nel primo tempo non abbiamo creato molte palle gol, ma in confronto al secondo possiamo considerarle numerose, perché nella ripresa il portiere del Padova non è stato impegnato per niente. La più nitida occasione da gol è capitata sulla testa di Diana al 45° del primo tempo ma di testa non è Bianchi, ed ha alzato sulla traversa. Per il resto la partita è andata male.


Rivalta assolutamente insufficiente insieme a Loviso e soprattutto Rubin (più volte ripreso anche dai compagni); Di Michele è stato espulso per doppia ammonizione (la seconda per simulazione) e ha lasciato i compagni in 10 (uscendo comunque dal campo tra gli applausi) mentre Diana non spingeva per dare una mano a Rivalta; note positive Sereni e Ogbonna, buon esordio di Zoboli e prima partita per Leon che è entrato al posto di Diana. Alla fine del match tuttavia ho visto i giocatori stanchi e affranti, ma nonostante il risultato sono venuti sotto la Maratona a salutare i tifosi che non hanno mai smesso di incitare le squadra.


Comunque non fasciamoci la testa, siamo a inizio campionato e il mister , che stasera ha dimostrato anche di avere ancora un gran tocco di palla facendo uno stop al volo su una palla uscita in fallo laterale, deve ancora inculcare in pieno nei giocatori la sua mentalità, anche se nelle precedenti occasioni abbiamo già potuto osservare grandi segnali di miglioramento.