Vincere e solo vincere: il Torino non può permettersi il lusso di speculare sui risultati
La resa dei conti in 13 partite. E’ questo lo scenario con il quale dovrà confrontarsi il Torino in questo finale di campionato. I granata partono da un piccolissimo vantaggio di due punti sulle terz’ultime Genoa e Lecce che, però, non dà alcuna garanzia seppur rispetto ad alcune altre squadre, Brescia, Spal, Lecce, Genoa, Udinese e Fiorentina, ha una partita da recuperare. La classifica vede in cinque punti ben sei squadre, Lecce e Genoa 25, Sampdoria 26, Torino 27, Udinese 28 e Fiorentina 30 e tenuto conto che Brescia con 16 e Spal con 18 hanno già un piede in serie B è una delle altre che è a rischio di retrocede con loro.
Speculare sul pareggino o sperare che gli avversari facciano peggio sono lussi che il Torino non può permettersi. Il piangersi addosso è bandito e pace se gli infortuni a Baselli e a Verdi hanno ridotto ancor più la rosa. Chi c’è deve dare il massimo e tirare fuori tutto ciò che ha dentro perché la squadra, pur con qualche limite, non è quella formazione scarsa che ha perso indegnamente le ultime sei partite disputate. Moreno Longo due giorni fa ai microfoni di Torino Channel è stato chiaro: niente alibi, ma gioco, grinta, carattere e pensare positivo. In questi giorni il lavoro è stato incentrato sul ridare a tutti una condizione fisica il più brillante possibile e sono stati curati gli aspetti tattici in modo da scacciare i fantasmi che hanno attanagliato la squadra prima del lockdown.
Tocca ai giocatori partire bene già nella gara con il Parma il 20 giugno alle 19,30 al Grande Torino Olimpico ed è contemplato un unico risultato: la vittoria. D’altronde chi ben comincia è alla metà dell’opera!