Vesovic è una bella scoperta: "Orgoglioso di essere qui"

14.02.2014 16:22 di  Marina Beccuti   vedi letture
Vesovic è una bella scoperta: "Orgoglioso di essere qui"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Oggi è stato presentato l'ultimo giocatore acquistato dal Torino nella sessione invernale di mercato. Se il buongoriono si vede dal mattino, Marko Vesovic, classe '91, avrà un futuro grandioso, perchè è un ragazzo intelligente e aperto, ha fatto una bella e lunga chiacchierata con i giornalisti, parlando in un fluente inglese, ma conosce anche l'italiano, così presto potrà parlare nella nostra lingua.

"Ho 22 anni e vengo dal Montenegro, sono terzino destro, ma su di me non dico altro perchè sarete voi a giudicarmi in campo", ha esordito l'ex difensore della Stella Rossa di Belgrado, che si è svincolato dal suo ex club dopo sei mesi di mancati pagamenti.

Un affare per il Torino, che da anni seguiva questo giocatore che ha scelto il club granata per tanti motivi, in particolare perchè in squadra ha trovato altri compagni provenienti dai Balcani, dove per Marko non contano i confini, disegnati dopo un lungo e travagliato conflitto, con lo stesso che ci ha tenuto a sottolineare che con la guerra non si risolve nulla.

"Maksimovic mi ha aiutato molto, così Kurtic. E' stato facile per me integrarmi in squadra, mi hanno parlato in riferimento alla squadra e all'allenatore". Parlando ancora di sè, sotto gli occhi della giovanissima e bella fidanzata Tamara, Vesovic ha specificato: "Io sono nato in Montenegro, per cui mi sento di far parte di questa nazione, dove gioco nella sua nazionale, ho molti amici in Serbia, ma sono due nazioni differenti, anche se io non sento le differenze. Ho rifiutato il Partizan per lo stesso motivo che c'è a Torino, due squadre rivali, ma avendo giocato nella Stella Rossa, non potevo andare dall'altra parte. La mia carriera è disseminata di esperienze in città dove convivono due club rivali".

A Torino troverà un altro montenegrino, che milita proprio tra le fila del rivali (anche se in questo momento non fa parte del gioco di Conte), Mirko Vucinic. "Ho cercato di chiamarlo", ha detto Vesovic, "ma ancora non l'ho trovato, ovvio che spero di incontrarlo ora che siamo nella stessa città. Avversari? Li rispetto, ma io voglio vincere".

Nel Torino conosceva già alcuni compagni: "Immobile e Cerci, così come Kurtic e Maksimovic, ma devo ringraziare Basha e Vives che mi stanno aiutando molto ad integrarmi. Sono orgoglioso di essere qui, questa bella atmosfera porterà a grandi risultati".

In teoria il difensore montenegrino è l'alternativa a Darmian, in pratica è ancora tutto da scoprire dove Ventura lo inserirà (all'inizio si parlava al posto di D'Ambrosio): "Matteo è un ottimo giocatore, ha molta esperienza, arrivando anche dalla scuola calcio del Milan. Lo rispetto molto, lavorerò duro per giocare, ma lo rispetterò sempre, voglio anche ringraziarlo per come mi sta aiutando. Comunque sia preferisco giocare a destra, anche se quando ho giocato da esterno alto coprivo entrambe le fasce".

Spiega così la scelta del numero 29: "E' stato il mio primo numero in Montenegro, così l'ho sempre indossato. Ho un tatuaggio dedicato alla mia famiglia, l'ho fatto due anni fa a Belgrado, per me la famiglia è rappresentata anche dalla squadra dove gioco". A fine conferenza ha poi fatto vedere ai presenti il tattoo, ma non è di quei giocatori che ne hanno tappezzato tutto il corpo. In effetti Vesovic ha le sembianze di un ragazzo d'altri tempi, semplice, pulito, raffinato, vestito in modo normale, pettinato senza creste e non ha gli orecchini ai lobi delle orecchie.

Benvenuto Marko, siamo certi che i tifosi lo sapranno apprezzare, in campo, ma non solo. C'è tempo per conoscerlo bene, con il suo contratto triennale crescerà e si farà strada con la maglia granata.