Ventura: "A Brescia serve leggere e approcciare bene la gara"

Difficile pensare a una partita ricca di gol. Stevanovic giocherà se starà bene altrimenti ci sarà Surraco. Pasquato è infortunato. Jonathas ed El Kaddouri sono calciatori di qualità. Il Toro dovrà creare delle situazioni che lo rendano pericol
25.02.2012 16:33 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ventura: "A Brescia serve leggere e approcciare bene la gara"
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Tutto il gotha del Torino Fc era presente questa mattina alla Sisport alla rifinitura che ha preceduto la partenza della squadra granata alla volta di Brescia, infatti c’erano Cairo, Comi e Petrachi. Saranno andati per salutare giocatori e tecnico, sicuramente, e chissà se avranno trovato anche il tempo per parlare della programmazione futura, questo ovviamente non è dato saperlo. Ma nel giorno che precede una sfida importante come quella con i biancoazzurri non è del tutto rilevante, meglio stare concentrati sull’avversario che è in gran forma e voglioso di mantenere inviolata la propria rete, che nessuno è riuscito più a perforare dalla bellezza di otto partite. Ventura nella consueta conferenza stampa ha dato l’impressione di essere sereno come si confà ad un condottiero navigato quale è lui. “Giocare alle dodici e trenta è sicuramente un orario anomalo per i calciatori e per il calcio in generale, non so se poi alla fine della stagione le tv riterranno positiva questa esperienza, guarderanno i dati di ascolto e valuteranno. Ma sinceramente per chi ha fatto calcio come me e viene da qualche generazione prima questo orario fa perdere un po’ di fascino alle partite, però questo è il calendario e quindi senza alcun problema giocheremo alle dodici e trenta”.

“Con il Brescia è impossibile ipotizzare una partita dove si segneranno molti gol, loro da quando è arrivato Calori, mi sembra, che abbiano subito uno o due gol e nelle ultime otto gare hanno realizzato sei vittorie e due pareggi e questo vuol dire che se fanno gol probabilmente vincono, perché hanno una buona capacità difensiva e una grande disponibilità da parte di tutta la squadra ed è di conseguenza difficile giocarci contro”.

“La nostra non è una difesa che capitalizza gol realizzati perché spesso segniamo verso la fine. Lo hanno detto anche i giocatori che se abbiamo la miglior difesa del campionato è merito di tutta la squadra, in primis delle punte. Avere la difesa meno battuta del campionato aiuta, ma non è garanzia di vittoria finale perché se gli altri perdono, ma tu non vinci non serve a nulla. Oltre a non subire bisogna anche fare gol. Il gol di Meggiorini alla Sampdoria è indice di una convinzione di potere nel momento in cui si vuole. Ho letto in due interviste rilasciate dai giocatori, una forse era di Ogbonna, che stiamo facendo abbastanza bene, ma dobbiamo migliorare. Ecco, queste parole mi sono piaciute molto perché è vero che questa squadra sta facendo abbastanza bene, però abbiamo ancora margini di miglioramento nelle conoscenze, nell’interpretazione e nella messa in pratica delle conoscenze ed è per questo che se la stagione dovesse andare bene è veramente merito di questi giocatori”.

“Se l’aspetto atletico e fisico sia la chiave per marzo e aprile quando in B si decide il campionato non lo so, perché poi è il risultato che fa dire se c’è la condizione oppure no e se le scelte sono state giuste o sbagliate, non è la prestazione, ma il risultato a condizionare tutto. In serie A i valori sono totalmente diversi, una squadra può fare un campionato straordinario ed arrivare nona o decima, ma le prime hanno venti punti in più in classifica come mi è successo con il Bari due stagioni fa. In serie B dove ci sono valori inferiori c’è agonismo superiore, dove non c’è agonismo superiore c’è organizzazione e quindi comunque c’è equilibrio. Se si centra la partita ogni squadra può vincere con chiunque”.

“Il Brescia quando Jonathas è stato squalificato non ha fatto punti, quando Jonathas fa gol il Brescia vince: ecco che se gli si toglie il miglior giocatore una squadra fa fatica. Il merito fino ad oggi del Torino è che, se anche abbiamo perso Guberti che è un giocatore fondamentale per noi, però abbiamo sopperito con dei ragazzi alcuni che esordivano per la prima volta in questa categoria, senza contare che Surraco lo abbiamo avuto nell’ultimo mese prima no. In alcune gare eravamo in diciotto su una rosa di ventotto a causa degli infortuni, ecco perché in B bisogna avere un gruppo con alternative in modo da far fronte alle emergenze. Stevanovic viene con noi e se starà bene giocherà, altrimenti in campo ci sarà Surraco”.

“Visto che giocare con il Brescia è difficile occorrono conoscenze, se la squadra interpreterà bene la gara potrà avere la possibilità di fare risultato, altrimenti sarà difficile in quanto il Brescia subisce mediamente un tiro in porta a partita ed è dura pensare di vincere facendo un solo tiro, per questo bisognerà creare delle situazioni che ci permettano di essere pericolosi. Loro hanno due-tre giocatori di assoluta qualità, Jonathas e Ed Kaddouri sono destinati a una carriera di livello”.

“Domani sarà una prova di maturità, ma non perché si è passati dalle critiche agli elogi poiché se ci si fa condizionare dalle critiche negative o positive allora non si sarà mai una squadra ed è meglio che si cambi mestiere. Nel momento in cui si lavora per diventare qualcuno non c’è più niente che deve intaccare ed ogni giorno bisogna avere personalità, consapevolezza di quello che si è e di cosa si vuole diventare attraverso il lavoro e non attraverso elogi o critiche. La scelta di chi gioca è una questione di gestione delle risorse, delle forze e della consapevolezza. Con la Sampdoria non ci sono state critiche per l’uscita di Bianchi per Meggiorini solo perché quest’ultimo ha fatto gol, ma Bianchi che aveva fatto una delle migliori partite della stagione è stato sostituito non per demerito ovviamente, ma perché aveva dato tutto e serviva un giocatore più fresco. Per quale motivo non dovrei usare e sfruttare le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione? Ci sono sempre dei motivi se gioca un calciatore o un altro, perché oggi come oggi nel Torino non ha importanza chi gioca, ma come si gioca, come non ha importanza se uno sbaglia, ma è importante che un altro recuperi lo sbaglio del compagno. Domani non ci sarà Pasquato che si è fatto male, infatti è andato a fare una risonanza per sapere che tipo di problema ha, altrimenti sarebbe venuto in panchina”.

“Il Brescia è una squadra concettualmente tattica, in casa concede pochissimo e se l’avversario sbaglia lo punisce grazie alla qualità dei giocatori che ha in attacco, si permette di tenere Piovaccari in panchina e questo la dice lunga. Lo avevo detto anche prima della gara con la Sampdoria e la Nocerina che sembrano partite facili ma solo se le centri, se sei consapevole di quello che sai e di quello che sei, se invece non le centri diventano difficilissime. Sotto l’aspetto tattico c’è differenza giocare con una squadra o con un’altra, ma per il resto non cambia nulla se si gioca con il Brescia, il Verona o il Sassuolo o con il Grosseto o la Nocerina. Se si sbaglia la lettura o l’approccio sono partite ostiche, in caso contrario alla portata”.