Vanno messi i puntini sulle “i” sul deludente finale di stagione del Torino. Le colpe sono di Vanoli o di Cairo?

Mesto 11° posto per il Torino che chiude in bruttezza la stagione sconfitto dalla Roma sfoderando un’altra partita deludente sotto gli occhi dei propri tifosi. La squadra di Ranieri ci ha messo 18’ per sbloccare il risultato con un rigore di Paredes frutto di uno dei tanti errori in fase difensiva, marchio di fabbrica della stagione, questa volta commesso da Dembélé che in area aveva contrastato fallosamente Saelemaekers e poi al 53’ lo stesso Saelemaekers ha blindato il risultato complice una dormita di Lazaro sul che si è fatto sovrastare sul colpo di testa del belga e Milinkovic-Savic forse avrebbe potuto essere un tantino più reattivo. I giallorossi erano molto motivati perché dovevano vincere e sperare che la Juventus non andasse oltre al pareggio col Venezia per accedere alla Champions, non hanno raggiunto l’obiettivo però ci hanno provato.
Rispetto all’anno scorso il Torino ha una posizione in meno in classifica, ma se si vuole essere pignoli due visto che nel passato campionato l’allora squadra di Juric arrivò al 9° a pari punti del Napoli però in virtù degli scontri diretti favorevoli ai granata, vittoria all’andata e pareggio al ritorno, il Torino finì davanti ai partenopei, riscattatisi quest’anno vincendo lo scudetto. Ma soprattutto la squadra di Vanoli ha incamerato 9 punti in meno, 44 a 53. E poi l’anno scorso il Torino lottò fino all’ultima giornata per cercare di aggiudicarsi un posto nelle coppe europee, mentre quest’anno raggiunta l’aritmetica salvezza la squadra ha letteralmente mollato e dopo la vittoria con l’Udinese del 23 aprile in 5 partite ha strappato 1 punticino solo al Venezia, che alla fine è comunque retrocesso. Senza contare che sempre in questo lasso di tempo è riuscito a segnare 1 solo gol con Vlasic su calcio di rigore.
Oh già certo, l’anno scorso il Torino aveva due pezzi da novanta come Buongiorno e Bellanova e Zapata non era infortunato, ma su queste cose che colpe avrebbe Vanoli? Semmai sono iatture che gli sono capitate. Il mister comunque si è addossato la responsabilità di un finale di stagione deludente. “Con questo finale abbiamo un po’ buttato via quello che avevamo fatto nel girone di ritorno avendo continuità e riuscendo tutti insieme a uscire da una situazione difficile”. E ancora: “E’ giusto che il mio Presidente sia deluso e non si deve arrabbiare con la squadra, ma con me perché io sono l’allenatore e se in questo finale di stagione non ci sono state motivazioni e fame per raggiungere lo stesso step dell’anno scorso penso che sia giusto che io sia il responsabile”. E poi: “Il Presidente ha il diritto e il dovere di esprimere tutto ciò che ha detto”. E in aggiunta: “E' giusto che un presidente sia deluso perché se andiamo a vedere cosa ha dato Paolo Vanoli rispetto all’anno scorso abbiamo peggiorato di un posto in classifica nonostante io abbia detto che sarebbero state 10 finali però non siamo riusciti ad arrivare al 10° posto". Concludendo: “In queste nove partite, come ho detto, dovevamo fare molto di più e se non lo abbiamo fatto io sono il responsabile ed è giusto che il Presidente possa dire questo. Sono io il responsabile".
Ma ecco cosa ha detto l’altra campana, Cairo. “E’ un bilancio, rispetto allo scorso anno, un po’ deficitario. Abbiamo due posizioni e nove punti in meno. In un certo momento della stagione, dopo l’inizio dell’anno (2025,ndr) ho visto una crescita importante e non perdevamo mai e abbiamo fatto innesti interessanti da Casadei a Elmas e Biraghi e pensavo che questa cosa potesse dare una spinta, così com’è stato. Poi siamo arrivati alla 30ª giornata e ho detto al mister: “Esattamente 11 anni fa, quando poi andammo in Europa League, avevamo alla 30ª giornata 39 punti come adesso e in 8 partite facemmo 18 punti con in panchina Ventura. Ed erano partite più o meno dello stesso livello di difficoltà di queste qua. Facciamo un gran finale”. E lui ci credeva tant’è che ha parlato di finali. Ma era meglio se fossero state semifinali, no? Finali mica tanto bene”.
Alla domanda deluso da questo finale di stagione il presidente ha risposto: “Beh, sì dai: mi aspettavo molto di più”.
Anche da Vanoli? “Eh il mister alla fine … Chi è che mette insieme la squadra? Chi fa giocare la squadra? Lui. Lui ha le sue responsabilità sicuramente. Non è soltanto Cairo ad essere responsabile: lo è qualcun altro”.
Farà valutazioni anche sul tecnico? “Penseremo a tutto”.
Il Bologna ha vinto la Coppa Italia e la Fiorentina disputa le coppe europee, ma cosa deve fare il Toro per fare altrettanto? “Quando sento il mister dire: “Il Bologna ha idee, l’Atalanta ha idee, il Como ha idee”. E poi si corregge e dice: “No, ma il Como ha speso molti soldi”. E poi dice: “Il Bologna ha idee”. Sicuramente il Bologna ha idee, ma ha speso anche 300 milioni in dieci anni. E comunque se si fa il conto negli ultimi 13 anni da quando siamo tornati in Serie A il Bologna è dietro di noi, però ha fatto benissimo in questi ultimi due anni. Complimenti, sono contento per loro. Comunque sia bisogna vedere le cose in maniera più globale e non soltanto andando dietro all’emozione del momento: in particolare uno come Vanoli che fa l’allenatore ed è in questo mondo da 40 anni”.
Oggi se la sentirebbe di ripartire da Vanoli l’anno prossimo? “Ho detto, faremo tutte le valutazioni, ci vedremo col mister in settimana”.
E’ deluso anche da qualche calciatore? Si aspettava qualche reazione? “Ma no, i calciatori … abbiamo fatto un’annata in cui siamo partiti benissimo tant’è che addirittura alla 5ª giornata eravamo primi, quindi molto bene. Poi c’è stato l’infortunio a Zapata che è stato evidentemente un colpo molto pesante per noi perché Zapata è un giocatore molto importante e lo scorso anno aveva fatto 12 gol, anzi 13 perché uno lo aveva fatto quando era all’Atalanta. Quindi è un giocatore che ti può dare …. Un gol vale almeno un punto , se non anche di più. Quindi poteva darti almeno 10 punti in più, non poco . E avrebbe fatto giocare anche meglio Ché Adams che ha fatto un buonissimo campionato, ma chiaramente con lui a creargli lo spazi avrebbe potuto fare molto meglio. A quel punto abbiamo avuto un momento di difficoltà e io sono stato molto vicino al mister e alla squadra e poi ci siamo piano piano ripresi andando a fare una bella vittoria a Empoli. Quindi bene. E dopo aver perso col Bologna ci siamo ripresi molto bene e nell’anno nuovo abbiamo fatto un filotto di partite vincendo o pareggiando, ma con squadre anche di buonissimo livello. Abbiamo fatto gli interventi che servivano, non l’attaccante, perché non si trovava, ma invece l’esterno Elmas, che ha fatto molto bene. Casadei, un investimento importante. Biraghi, un giocatore di grande esperienza. Abbiamo ripreso il cammino molto positivamente e anche in questo caso sono stato molto in appoggio alla squadra. E poi mi aspettavo che ad aprile e maggio fosse davvero il momento in cui forse non saresti andato in Europa poiché si era molto attardati rispetto all’Europa, ma sicuramente finire la stagione in maniera diversa, non dico facendo 18 punti bensì più di 5. In quelle otto partite, da quando ci siamo visti col mister ed eravamo alla 30ª giornata con 39 punti come 11 anni fa e allora facemmo 18 punti , se non si fosse riusciti a farne altrettanti si sarebbero dovuti farne almeno 12 e si sarebbe finita la stagione in un modo un po’ diverso. E invece troppe sconfitte e anche …. Poi insomma mi spiace un finale così non me lo aspettavo”.
Senza voglia? “Sì”.
Una squadra da rifare? “No, diciamo che la squadra ha una buona ossatura e, secondo me, ci sono innesti da fare come in tutti i campionati, come in tutte le stagioni. Quindi noi faremo. Saremo pronti a farlo senza dubbio. C’è tutta l’intenzione di fare le cose bene cercando di puntare a un obiettivo importante, senza stare lì a dire gli obiettivi. E inutile, meglio fare”.
Le valutazioni? “Troppe parole servono a poco. Troppe parole, troppe chiacchiere, troppo invocare la storia serve a poco. Quello che conta è il lavoro sul campo e fare le cose che servono al risultato, altrimenti si allenano i tifosi e non i giocatori”.
Ma le valutazioni riguardano anche Vagnati? “No, ha il contratto con noi ed è già stato rinnovato”.
Almeno si sono visti un po’ i giovani, no? “Sì, sono contento di questo, ma il giovane devi farlo giocare in una partita in cui, come con l’Udinese quando ha esordito Perciun, si vince. Ma altrimenti far giocare i giovani per dire li ho fatti giocare è relativo. Quello che conta è arrivare a un obiettivo: vincere la partita, pareggiarla, fare bene. E poi ci metti anche il giovane che gioca mezzora, un quarto d’ora e fa cose buone. Il giovane no va fatto giocare per farlo, ma devono essere funzionali ad ottenere un risultato. Altrimenti se basta far giocare i giovani ne abbiamo tanti e allora facciamoli giocare”.
Mettendo per amor di verità i puntini sulle “i”, nulla Cairo ha detto delle cessioni di Buongiorno e Bellanova, quest’ultimo all’insaputa di Vanoli e dopo la prima giornata di campionato (22/8), e men che meno che la maggior parte dei nuovi giocatori sono arrivati a fine mercato estivo. Sosa il 17/8, Pedersen 22/8, Maripán il 29/8 e Walukiewicz il 30/8. Stessa cosa nel mercato invernale. Elmas il 30/1, Casadei il 2/2 e Biraghi il 3/2.
E ha anche taciuto sul fatto che Vanoli per rimettere in piedi la squadra, che stava scivolando verso le parti basse della classifica, era passato alla difesa a quattro nel secondo tempo della gara con l’Udinese il 29/12 ed è stato da allora che è iniziato il filotto di 15 partite, 4 vittorie e 9 pareggi, con due sole sconfitte, Bologna e Como.
Vogliamo poi parlare di idee e di soldi che hanno investito gli altri club per andare in Europa e magari vincere qualche cosa da quando sono tornati permanentemente in Serie A? Atalanta, Bologna, Fiorentina, Napoli hanno tutti ceduto con sonore plusvalenze calciatori in questi anni, ma i proventi sono stati reinvestiti bene e infatti le succitate squadre disputano le coppe europee con assiduità negli ultimi anni.
L’Atalanta dal 2011/2012 - Coppa Italia in semifinale 17/18; in finale 18/19, 20/21 e 23/24. Europa League 16 esimi 17/18, playoff 18/19, quarti 21/22, vittoria 23/24. Champions League quarti 19/20, ottavi 20/21, fase a gironi 21/22, spareggi 24/25. Supercoppa italiana semifinale 24/25. Supercoppa Uefa 24/25. Qualificata alla fase campionato Champions 25/26.
Il Bologna dal 2015/2016 – Coppa Italia vittoria 24/25. Champions fase campionato 20/25. Qualificato alla fase campionato Europa League 25/26.
La Fiorentina dal 2004/2005 – Coppa Italia in semifinale 09/10, 14/15, 18/19, 21,22 e 23/24; in finale 13/14, 22/23. Coppa Uefa in semifinale 07/08; ai sedicesimi 08/09. Europa League ottavi 13/14; in semifinale 14/15; sedicesimi 15/16 e 16/17. Champions League fase a gironi 08/09; ottavi 09/10. Conference League finale 22/23 e 23/24; in semifinale 24/25. Supercoppa italiana in semifinale 23/24. Qualificata agli spareggi di Conference League 25/26.
Il Napoli dal 2007/2008 – Intertoto vince il 3° turno 08/09. Coppa Italia vittoria 11/12 e 13/14; in semifinale 14/15, 16/17 e 20/21. Supercoppa italiana finale 12/13, 20/21 e 23/24; vittoria 14/15. Europa League sedicesimi 10/11, 12/13, 15/16, 17/18 e 20/21; ottavi 13/14; in semifinale 14/15; quarti 18/19; spareggi fase eliminazione diretta 21/22. Champions League ottavi 11/12, 16/17, 19/20, 23/24; playoff 14/15; fase a gironi 17/18 e 18/19; quarti 22/23. Scudetto 22/23 e 24/25. Qualificato alla fase campionato di Champions League 25/26.
Discorso differente per il Como arrivato quest’anno in serie A e piazzatosi al 10° posto in Serie A.
Da quando Cairo ha preso il Torino, 2 settembre 2005, la squadra è tornata stabilmente in Serie A dal 2012-2013 per due volte è arrivata al 7° posto 13/14 e 18/19. Una volta è andata in Europa League, per esclusione del Parma, giungendo agli ottavi 14/15 e una volta, per rinuncia del Milan, ha disputato gli spareggi 19/20. In Coppa Italia non è mai andata oltre i quarti 17/18, 18/20 e 22/23. In 20 anni di era Cairo ha vinto un solo derby 26/4/2015 e pareggiati 7 26/2/2008, 6/5/2017, 3/5/2019, 3/4/2021, 18/2/2022, 13/4/2024 e 11/1/2025 su 32 disputati fra campionato e Coppa Italia. E anche su questo Cairo si è guardato bene da proferir parola.
Il presidente ha assolto i giocatori. Colpe dei calciatori per il finale deludente di stagione? Nessuna però ha risposto affermativamente sulle gare disputate senza voglia. Ma in campo non ci vanno i giocatori? Mah, mistero.
Ovviamente la squadra non è da rifare perché l’ossatura c’è già e basta qualche innesto che lui si dichiara pronto a fare per puntare a un obiettivo importante. Quale? Meglio non dirlo.
E poi è emerso dalle parole di Cairo quello che potrebbe essere un nervo scoperto ossia la storia che Vanoli cita senza remore e con rispetto. “Troppo invocare la storia serve a poco. Quello che conta è il lavoro sul campo e fare le cose che servono al risultato, altrimenti si allenano i tifosi e non i giocatori”. Già quei tifosi che gli rinfacciano della perdita dell’identità granata e mancanza di rispetto verso la storia e che da tempo gli chiedono a gran vece di vendere il Torino e di andarsene.
E dulcis in fundo i giovani lanciati da Vanoli cosa che a Cairo sta bene, ma “il giovane devi farlo giocare in una partita in cui, come con l’Udinese quando ha esordito Perciun, si vince. Ma altrimenti far giocare i giovani per dire li ho fatti giocare è relativo. Quello che conta è arrivare a un obiettivo: vincere la partita, pareggiarla, fare bene. E poi ci metti anche il giovane che gioca mezzora, un quarto d’ora e fa cose buone. Il giovane no va fatto giocare per farlo, ma devono essere funzionali ad ottenere un risultato. Altrimenti se basta far giocare i giovani ne abbiamo tanti e allora facciamoli giocare”. Vanoli invece ha sempre detto di volerli tutelare “Ho sempre detto che voglio tutelarli perché ho sempre lavorato con loro. E’ doveroso dare loro spazio quando lo meritano, ma non è giusto darglielo per trovare motivazioni alla squadra. Questa sera è entrato Perciun, ha esordito in Serie A Gabellini, ma ha esordito perché c’è stata la possibilità e ha fatto un grande campionato in Primavera. I ragazzi devono crescere con calma e non farli giocare perché la squadra non è motivata perché mi darebbe molto fastidio.
Vanoli è messo in discussione da Cairo certo che sì. Diverrà il capro espiatorio? Forse, o no. Si vedrà. In settimana presidente e allenatore si incontreranno e ci sarà un chiarimento oppure si arriverà a un addio. Di certo Cairo farà ciò che insindacabilmente riterrà più opportuno.
Copyright © 2025 - Tutti i diritti riservati
