Vagnati: “Non abbiamo bisogno di vendere. Per Ricci c’è stato un interessamento che non abbiamo preso in considerazione. Più parliamo di Vlasic e peggio è”
Il direttore tecnico del Torino Davide Vagnati è arrivato a Pinzlo insieme al suo braccio destro Moretti e si è soffermato a parlare con i giornalisti presenti che lo hanno incalzato sul mercato. Vagnati ha messo ben in chiaro che il Torino non ha bisogno di vendere e che si vuole fare un Toro competitivo, ma che effettivamente sono arrivate offerte in particolare per Ricci però non sono state prese in considerazione.
Per Tameze è tutto a posto?
“Finché non si annuncia nel calcio …”
Le visite sono andate bene?
Annuisce e poi ha detto: “Aspettiamo le ultime formalità”
Girano molte voci su Ricci in particolare, vuole farci il quadro della situazione?
“Fondamentalmente vogliamo fare un Toro competitivo indipendentemente dalle voci che si sentono o non si sentono. Non mi piace commentare e mi spiace che ogni tanto non rispondo ai messaggi perché se devo dire una banalità preferisco non dire nulla. Non mi piace parlare di mercato perché ci sono cose che variano da un giorno all’altro. La situazione di Ricci è molto semplice, come quella di tanti altri giocatori. Samuele è normale che sia attenzionato da club importanti perché è un ragazzo top e questo è un valore aggiunto, è giovane ed è entrato nel giro della Nazionale. Detto questo, per fortuna abbiamo un club e un presidente che non ha bisogno di vendere i giocatori e quindi valutiamo tutto insieme ai ragazzi e all’allenatore e faremo poi le nostre valutazioni. Non abbiamo nessuna esigenza particolare nel dover fare per forza qualche cosa per cui valutiamo tutto e poi con calma cercheremo di fare il meglio possibile cercando di far, come ho detto, una squadra competitiva”.
Su Ricci state valutando quindi?
“C’è stato un interessamento che al momento non abbiamo preso in considerazione. E’ un giocatore importante del Torino di adesso e mi auguro del futuro. Poi nel calcio adesso ci sono gli arabi e se Tonali è andato via dal Milan vuole dire che nel calcio può succedere di tutto”.
Ricci non vi ha fatto capire che vorrebbe provare a cimentarsi altrove?
“Ho fatto una premessa su chi è Ricci e sarebbe una cosa che andrebbe controsenso”.
Lo stesso discorso vale anche per Schuurs?
“Sì, sì. Come ho detto prima sto parlando in generale”.
Quali strategie sono in atto da parte vostra sul mercato?
“Con Moretti e il nostro capo scouting Specchia cerchiamo di essere sempre pronti a quelle che sono le necessità che condividiamo assieme allo staff tecnico e al mister in modo da cercare di fare le cose migliori possibili. Valutiamo insieme al mister le esigenze e le opportunità che offre il mercato e Bellanova era una di queste e l’abbiamo colta. Poi sarà il campo a dirci se abbiamo fatto bene o male”.
Rispetto a un anno fa la situazione è differente, si può quindi dire che ci sarà la partenza di un solo big?
“Non lo si può dire perché magari non andrà via nessuno poiché non abbiamo bisogno di cedere nessuno perché altrimenti non arriviamo alla fine. Abbiamo la fortuna di dire: “Volete Ricci e allora ci vogliono le cose giuste altrimenti Ricci resta qui”. Non vogliamo dare via Ricci perché è un giocatore forte e lo vorrei vedere insieme a Ilic quest’anno. Ci abbiamo messo tanto per avere una coppia del genere. Da quando sono arrivato al Torino abbiamo cambiato 30 giocatori. Rispetto all’anno scorso è un’altra storia. Piano piano si levano giocatori e se ne mettono degli altri e in 2/3 anni la programmazione viene fuori e questo è l’anno in cui sta venendo fuori e per fortuna siamo un po’ attenzionati sul mercato”.
Per cui in quest’ottica di fronte a offerte “indecenti” ne accetterete solo una altrimenti si tornerebbe alla situazione della scorsa estate?
“Non posso dare delle sicurezze, ma sono stato abbastanza diretto nel senso che non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Arrivano proposte importanti e ci sediamo con il club e il giocatore di turno e se ci sono cose clamorose le valuteremo, ma non è detto che vada via uno o nessuno perché non si può sapere i questo mercato e, ripeto, il Milan ha dato via Tonali che per me è un giocatore incredibile. Vi dico che Ricci me lo porterei a casa perché è un ragazzo top e un giocatore forte. Più di dire così, ma se poi arrivano e ti danno …”
In attacco ci sono Sanabria e Pellegri, pensate di dover intervenire e prendere un altro attaccante?
“Pellegri è un giocatore che ha un grande potenziale e saremo molto felici se in questo mese e mezzo che manca Pietro facesse il suo percorso, per l’investimento che abbiamo fatto, e soprattutto per il potenziale che ha il ragazzo e se finalmente si potesse mettere a disposizione”.
Qual è la situazione di chi ha il contratto in scadenza nel 2024 come Rodriguez?
“Stiamo parlando con Ricardo che è un giocatore importante e cercheremo di allungargli il contratto”.
Tornando a Tameze, come dobbiamo considerarlo un centrocampista oppure un trequartista visto che ha svolto anche questo ruolo?
“Viene a completare le caratteristiche del centrocampo perché è un giocatore diverso da Ilic, Ricci, Linetty e Gineitis. Per Ilkan cerchiamo di trovare una soluzione che gli permetta di continuare il percorso di crescita. Tameze ha caratteristiche diverse e abbiamo voluto andare incontro alle richieste del nostro allenatore e in più abbiamo avuto la fortuna di aver preso eventualmente un giocatore che ha fatto anche il difensore in determinate situazioni e questo ci apre tante altre possibilità”.
L’anno scorso c’erano Vlasic e Miranchuk che non ci sono più. Di qui al 31 agosto c’è la possibilità che Vlasic ritorni?
“Nikola è un giocatore che stiamo valutando e più ne parliamo peggio è. Si può fare domani o mai, ma più ne parliamo e peggio è perché il West Ham è un club di un certo tipo. Si sa la stima che abbiamo per il giocatore”.
Nel caso andrete su qualcun altro?
“Vediamo, meglio non parlarne troppo”.
Miranchuk vi interessa meno?
“No, ma non possiamo comprare cinque trequartisti”.
Quali sono le urgenze in ottica mercato?
“In questo momento stiamo valutando un trequartista e almeno uno serve anche se Seck sta crescendo tanto e c’è Karamoh ed è tornato Simone Verdi. Abbiamo perso de esterni, due quinti (Aina e Lazaro, ndr) e ne abbiamo preso uno (Bellanova, ndr) quindi evidentemente è una cosa da valutare bene”.
Doig?
“Se facciamo le cose è perché siamo tutti convinti e se non le facciamo evidentemente … Il problema del Torino non è pendere Doig, se vogliamo lo possiamo prendere”.
E’ tramontato?
“Stiamo valutando come tante altre cose. Ci vuole calma perché poi magari tra una settimana o 10 oppure 20 giorni possiamo prendere un giocatore importante. Il mercato è lungo e bisogna essere bravi e pronti alle opportunità come Bellanova ed eventualmente anche Tameze, ma dall’altra parte non bisogna fare tutto subito. Se facciamo una cosa è perché siamo convinti di farlo tutti insieme e se non facciamo evidentemente si è deciso di non farlo. In questo momento non ci è capitato un giocatore che non potevamo prendere”.
Ha già parlato con Juric?
“Lo sento tutti i giorni e ci siamo visti anche prima”.
Juric è sembrato più calmo rispetto all’anno scorso, lei che sensazione ha su d lui?
“E’ un mondo diverso rispetto all’anno scorso”.
Nell’ultima conferenza alla fine dello scorso campionato Juric ammise che la comunicazione urlata non era utile per dare una scossa e quindi ha cambiato registro. Ci dobbiamo aspettare uno Juric su questa lunghezza d’onda?
“Non posso rispondere per lui. Ivan è una persona talmente vera e schietta che faccia fatica a nascondere la sua personalità. La mia idea è che stiamo facendo la squadra, abbiamo preso giocatori e speso soldi e vediamo chi ha speso soldi. Abbiamo preso due giocatori (si riferiva a Bellanova e Tameze, ndr)”.
Ha trovato Juric più tranquillo e consapevole che la squadra sia cresciuta?
“Bisogna dire che il mister è ambizioso come lo sono io e bisogna fare una squadra competitiva e se ci sono cose clamorose dobbiamo essere pronti . Sappiamo cosa dobbiamo fare e andiamo molto dritti. Il mister sa che abbiamo voglia di fare bene e andiamo tutti su questa strada: c’è veramente unione e tutti vogliamo essere convinti di fare le cose e poi dopo a ognuno piace più una cosa o l’altra, però …”
La situazione di Singo qual è?
“Singo è un giocatore importante, ha fatto bene l’anno scorso e negli anni precedenti. Era arrivato molto giovane ed è ancora giovane, anche lui ha qualche interessamento e stiamo valutando insieme a lui e al suo entourage cosa è meglio per tutti. Valutiamo con grande serenità. Stefano è un bravissimo ragazzo che si è guadagnato tutto con il lavoro quindi merita rispetto e vediamo che cosa succederà nelle prossime settimane”.
E’ il Milan ad essere interessato soprattutto a Singo?
Non specifica, ndr.
L’anno scorso il Torino è arrivato vicino all’Europa, per questo campionato qual è l’obiettivo?
“Non lo dirò mai. Ribadisco, vogliamo fare una squadra competitiva. Se facevamo gol con Sanabria e Cordaz non faceva un miracolo magari avremmo vinto la partita. Quest’anno ci sono le basi dopo il lavoro fatto dal mister e dalla società per fare le cose in un certo modo e se saremo bravi a fare le 2/3 cose che stiamo già facendo adesso potremmo fare un buon campionato. Non facciamo proclami perché dobbiamo completare la squadra e sarebbe una mancanza di rispetto porre obiettivi: è troppo presto”.
Anche Juric ha il contratto in scadenza, state parlando di rinnovo?
“Adesso pensiamo al mercato e ci sarà tempo per il resto poiché non ci sono problematiche di questo tipo. Lui pensa a fare due allenamenti al giorno e noi a non dormire di notte per cui non c’è tanto tempo. C’è una grande stima di tutto lo staff, anche se si parla di Juric”.
Sulla trequarti l’idea è di inserire un mancino oppure comunque un destro?
“L’idea di cosa vogliamo fare c’è, poi dopo vediamo se sono cose fattibili. Vogliamo cercare di fare le cose bene: di giocatori ce ne sono tanti, ma una volta preso uno si deve essere veramente convinti. E’ chiaro che un mancini a volte per come giochiamo è un valore aggiunto, ma non è detto che debba essere per forza un mancino. Abbiamo anche Seck che mi sembra stia facendo bene. E’ un giocatore giovane che 2/3 squadre di A ci hanno chiesto, questo fa capire che ha valore, e vediamo cosa succederà”.
Con il presidente Cairo siete in costante contatto? E’ soddisfatto?
“Non lo sento mai (ride, ndr). E’ molto motivato, lui, come tutti, vuole fare una buona stagione. Cosa succederà vedremo: c’è ancora tanto tempo”.