Una vittoria d'oro a Genova, con un tiro in porta e senza attaccanti

30.11.2019 19:56 di  M. V.   vedi letture
Una vittoria d'oro a Genova, con un tiro in porta e senza attaccanti
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sarà un Toro brutto, baciato dalla fortuna, senza punta di ruolo, con un gioco imbarazzante sin dai primi minuti, capace contro una difesa tra le peggiori in assoluto di tirare una sola volta in porta, ma si tratta comunque di un Toro che vince la sua seconda partita consecutiva in trasferta conquistando tre punti fondamentali, anche in chiave psicologica. Le cose non erano cominciate benissimo, con Belotti che non è stato considerato pronto per scendere in campo e Mazzarri che ha preferito ignorare Zaza e affiancare Berenguer a Verdi. La grinta, per alcuni tratti, non è mancata, e un primo tempo particolarmente brutto se ne va con l'occasione più fortuita che voluta che ha portato Ansaldi a sfiorare il vantaggio.

Nella ripresa il Genoa si dà una scossa e mette sotto i granata, qui interviene la dea bendata che ferma le conclusioni di Agudelo e Favilli rispettivamente sulla traversa e sul palo, salvando il Toro e la panchina di Mazzarri. Questa sera, questo Toro, poteva sfruttare solamente l'episodio per approfittare della benevolenza del fato, e l'ha trovato su azione di calcio d'angolo, con una parabola perfetta servita per la testa di Bremer che doveva solo spingerla in rete, battendo l'incolpevole Radu. Da qui in poi la difesa ha tenuto più che adeguatamente, soffrendo poco o nulla nel concitato finale, ottenendo di fatto il terzo clean sheet della stagione, il secondo consecutivo in trasferta. Toro brutto, ma vincente.