Un maggio speciale per il Toro: commemorazione a Superga, derby e inaugurazione del nuovo Fila

Un filo invisibile e a tinte granata unirà passato, presente e futuro in questo mese che lega il Grande Torino a quello attuale di Mihajlovic e a quello che dovrà cercare di tornare in Europa.
02.05.2017 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Un maggio speciale per il Toro: commemorazione a Superga, derby e inaugurazione del nuovo Fila
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giovedì a Superga ci sarà la ricorrenza della tragedia che vide perire il Grande Torino, due giorni dopo allo Juventus Stadium il derby e il venticinque maggio l’inaugurazione del nuovo Filadelfia. Un mese ricco di emozioni e che entrerà nella storia del Torino perché dopo tanto, troppo, tempo, finalmente la gente granata e la squadra riavranno la loro Casa. Un mese in cui passato, presente e futuro s’intrecceranno, com’è consueto nella vita del Toro. Ognuno di questi appuntamenti è fondamentale e speciale, senza ovviamente dimenticare che ci saranno anche le partite con Napoli, Genoa e Sassuolo a completare il mese e a chiudere la stagione. Una stagione che per la prima parte è stata esaltante, poi ha subito un’involuzione che ha allontanato, si spera solo rimandando alla prossima stagione, la possibilità di ritornare a disputare le coppe europee, e adesso potrebbe concludersi garantendo una prospettiva sul futuro importante se i valori che da sempre caratterizzano il Torino e che sono stati incarnati alla perfezione da Valentino Mazzola e compagni saranno compresi e fatti propri dagli attuali giocatori.

Mihajlovic per sensibilità personale ha compreso qual è l’essenza granata e come i giocatori arrivati in estate ha solo bisogno di vivere questo periodo. A iniziare dalla commemorazione del quattro maggio alla Basilica di Superga con messa alle diciassette, l’ora in cui l’aereo con a bordo il Grande Torino, dirigenti, staff e giornalisti al seguito di ritorno da Lisbona si schiantò contro il terrapieno della Basilica e decretò la fine della squadra che unanimemente era considerata la più forte d’Italia, d’Europa e del Mondo. Il derby poi è la partita delle partite e la possibilità di espugnare lo Juventus Stadium, finora tabù per il Torino, è scuramente allettante per un allenatore che ha come obiettivo unico vincere sempre e che ha il coraggio di provarci in ogni occasione persino correndo il rischio di perdere e di prendersi le critiche per non essersi accontentato di qualche cosa di meno. Non c’è dubbio che Mihajlovic sia per carattere il più vicino di tutti a Valentino Mazzola e al suo tirarsi su le maniche quando il trombettiere Oreste Bolmida suonava la carica per dare il via alla squadra che si stava esprimendo un po’ sotto i suoi standard ad andare a prendersi gli allora due punti che valevano la vittoria. L’inaugurazione del nuovo Filadelfia, lo stadio dove il Grande Torino costruì la sua fama divenuta leggenda, è il suggello di questo crescendo di emozioni, ma deve essere il trampolino di lancio per il futuro che non può essere quello dell’anonimo centro classifica, onorevole sì, però, senza il brivido che dà l’essere una squadra che lotta per traguardi prestigiosi. Maggio 2017 è un mese speciale per il Toro e va onorato non solo a Superga e al Fila, ma soprattutto in campo nel derby e sempre.