Tre punti magari sporchi per ritrovare i gol e allontanarsi da liti e mediocrità: questo si chiede al Torino contro l’Atalanta
Dopo la sconfitta con il Bologna il Torino deve a tutti i costi scongiurare di perdere anche con l’Atalanta e per giunta davanti al suo pubblico. Per dirla tutta, non deve solo evitare la sconfitta ma deve fare di tutto per vincere. I bergamaschi sono oggettivamente una squadra più forte da tempo come i piazzamenti in campionato e la presenza ormai divenuta costante nelle coppe europee dimostrano ampiamente. Per dirla con parole di Juric: “Torino e Atlanta sono mondi diversi, sono situazioni davvero diverse oggettivamente. Se pensiamo di essere al livello dell'Atalanta allora sbagliamo tutto”. Ma questo non significa per l’allenatore del Torino che la sua squadra parta già battuta in partenza, anzi ieri alla vigilia del match di questa sera ha affermato: “La mia squadra ha trovato il suo equilibrio e ultimamente sta facendo molto bene a livello di prestazioni. Mi dispiace che nelle ultime due partite ci abbiano annullato due gol e che ci siano state tante situazioni dove potevamo fare meglio evitando gli errori che abbiamo commesso. La sensazione è molto positiva e sicuramente vogliamo regalare una grande vittoria a tutti quanti. I ragazzi sono molto motivati e speriamo di riuscirci". E a poi aggiunto: “Alle volte sono determinanti i particolari che possono essere l’arbitro o un nostro errore oppure una grande giocata nostra. Nelle ultime due gare abbiamo commesso errori, ma abbiamo creato molto. La sensazione a Bologna fino al gol subito è stata eccezionale e, come ho detto, in linea con le altre partite. E’ chiaro che quando si fanno grandi partite e non si riesce ad ottenere molto bisogna poi fare punti, magari anche cose sporche però essere giusti. Domani (oggi, ndr) dovremo essere molto attaccati al risultato e cercare di vincere. … Abbiamo sistemato un po' le cose: la squadra sta crescendo e sta facendo bene, anche se sicuramente un po’ di punti ci mancano e li vogliamo recuperare”.
Non tutti saranno d’accordo con il mister soprattutto per quel che riguarda le prestazioni e forse c’è anche chi è scettico sull’aver sistemato le cose tanto più che anche ieri ci sono state scintille fra Juric e Radonjic, che per scarso impegno è stato allontanato prima che terminasse l’allenamento. Sull’impegno Juric non transige e chi non ne dimostra abbastanza finisce per essere redarguito. C’è tra i tifosi chi si schiera con Radonjic e chi con Juric, gli allenamenti sono a porte chiuse e quindi non si può esattamente sapere chi ha ragione e chi ha torto e si hanno solo notizie riportate, ma di certo nessun allenatore ammette lo scarso impegno o l’essere troppo altalenanti nelle prestazioni se non ci sono problematiche a livello fisico. Tanto più quando serve che tutti remino dalla stessa parte per recuperare i punti persi e migliorare la posizione in classifica. L’attuale 12esimo posto in coabitazione con il Lecce non è abbastanza soddisfacente ed è sinonimo di mediocrità, soprattutto con una squadra in crescita e che sulla carta può giocarsela con qualsiasi avversario.
Di scuro il Torino ha bisogno di segnare di più: i 10 gol in 13 partite sono troppo pochi. Non solo Zapata e Sanabria ed eventualmente Pellegri se gioca devono essere più precisi sotto porta, ma serve anche l’apporto di esterni e centrocampisti sia nel rifornire le punte sia nell’andare loro stessi in gol. Con l’Atalanta poi che ha una rosa completa e la possibilità di effettuare cambi con giocatori che da subentranti sanno fare la differenza lo sforzo da profondere è ancora maggiore. E sono proprio i calciatori come Bellanova, Vojvoda, Lazaro, Soppy, Ilic, Ricci, Linetty. Gineitis, Tameze, se giocherà a centrocampo, Vlasic, Karamoh, Seck e persino Radonjic, sempre se sarà convocato e se dovesse casomai entrare, oltre che Zapata, Sanabria e Pellegri che giocando un minuto o tutta la partita devono dare il massimo creando la superiorità numerica e rifinendo alla perfezione passaggi e tiri in porta.
I 117 anni del Toro vanno onorati con balletti dopo prestazioni vincenti.