Tre in uscita e forse due in arrivo ma la ciliegina?
Sono ore frenetiche in casa granata perché la rosa non è completa e va sia sfoltita sia implementata con elementi utili al gioco che vuole proporre Mazzarri. Sono settimane che Bonifazi, Acquah e Valdifiori sono in procinto di essere ceduti e a poco più di ventiquattro ore dalla chiusura del calciomercato, alle venti di domani, si è arrivati al punto di “ora o mai più”. Il direttore sportivo Petrachi sta trattando con la Spal e il club estense con Bonifazi e soprattutto con Valdifiori per mettere tutti d’accordo. Valdifiori andrà a Ferrara a titolo definitivo se troverà l’accordo sulla durata e sulla cifra per gli emolumenti, ma sembra proprio che ormai il più sia fatto, mentre Bonifazi ritornerà a vestire la maglia biancazzurra, lo fece già nella stagione 2016-2017, se il Torino chiuderà per un altro difensore centrale e allora si trasferirà in prestito con diritto di riscatto per la Spal e quasi certamente di contro riscatto per il Torino. Intanto il club granata sta trattando con il Nantes per arrivare a di Djidji, le parti sembrano avvicinarsi di ora in ora e l’accordo potrebbe trovarsi con il prestito con il diritto di riscatto per una cifra complessiva fra i sei e i sette milioni di euro. Nel caso la trattativa non andasse in porto rimangono le alternative Denayer del Manchester City e Juan Jesus in uscita dalla Roma, ma il brasiliano è più un sogno di Mazzarri che una possibilità salvo che nelle ultime ore di mercato non ci siano sviluppi per ora inattesi, infatti, il suo agente ha detto che non lascerà la Capitale.
Per quel che riguarda Acquah il Torino vorrebbe ricavare non meno di 1,3 milioni, ma l’Empoli vorrebbe sborsare una cifra inferiore e allora si tratta ad oltranza. Mentre sembra che i toscani abbiano eliminato tutte le riserve del giocatore che alla corte di Andreazzoli potrebbe ricavarsi un ruolo da protagonista e non più da comprimario come nel Torino. Se effettivamente andranno via sia Valdifiori sia Acquah allora a centrocampo è più che probabile un'altra entrata e il posto se lo contendono Grujic del Liverpool e Krunic dell’Empoli che dovrebbe rinnovare con i toscani, ma questo in assoluto non precluderebbe all’approdo al Torino, però, potrebbe aumentarne un po’ i costi del cartellino e degli emolumenti. Anche in questo caso c’è un’alternativa Gonalons della Roma, ma come per Juan Jesus le probabilità sono bassissime.
Il Torino finora ha sì mantenuto tutti i suoi big, ma per il resto ha puntato più su giovani di belle speranze, Bremer, Meïté, Ola Aina, Damascan e i ritorni di Lukic e Parigini, che non su giocatori già affermati, infatti, lo sono i soli Rosati, arrivato per essere il terzo portiere, e Izzo ad implementare il reparto difensivo. Quindi mancherebbe la classica ciliegina sulla torta. Per dare corpo al mercato granata ci vorrebbe l’arrivo dell’attaccante giusto per far coppia con Belotti nel 3-5-2. Da mesi si parla di Zaza e resta sempre sullo sfondo Balotelli. Tutto è congelato fino a quando non verranno ceduti Niang e Ljajic, mentre sembra che Mazzarri non sia propenso a fare a meno di Falque, ma si sa che le vie del mercato sono tutte sempre aperte quando si tratta di monetizzare. Nelle ultime ore Zaza sembra essersi avvicinato molto al Marsiglia, ma il Torino qualora volesse accelerare sorpasserebbe i francesi poiché il giocatore vuole tornare in Italia. Lo scoglio per la cessione di Niang e Ljajic è la volontà del Torino di cederli a titolo definitivo e per cifre consistenti, per entrambi decisamente oltre i dieci milioni. Un compromesso accettabile per il club granata potrebbe essere il prestito oneroso con obbligo di riscatto, ma finora nessuna società interessata ai giocatori ha ceduto a questo tipo di richieste.