Tra Rolandinho e Rosinaldo

13.04.2009 16:14 di  Marina Beccuti   vedi letture
Tra Rolandinho e Rosinaldo
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Uno è tornato a segnare, l'altro latita, eppure se Camolese è riuscito a riportare al gol Bianchi, riuscirà a ridare maggior cooncretezza a Rosina. Da Rosinaldo ci si aspetta sempre il salto di qualità, che sarebbe fondamentale per il bene comune della squadra, se gira lui, anche le punte possono avere più cross da sfruttare. Rosina cerca di darsi da fare, non è svogliato, tutt'altro, ma le cose che gli dovrebbero venire più semplici le pasticcia, forse per la voglia di strafare. Sembra di vivere un po' la stessa situazione di Jovetic alla Fiorentina, dove Prandelli spesso lo rimprovera perchè non faccia giocate troppo macchinose, anche se belle da vedere, ma poco redditizie ai fini del gioco. Così è Rosina, ma è dura per i giocatori di fantasia dirgli di mollare la palla. Bianchi se sta bene non ha dimenticato di fare gol e, meglio supportato, può ancora dire la sua sotto rete e risultare determinante per la salvezza.

Per fortuna c'è Abate, che non ha quasi mai demeritato ed è colui che esce dal campo meritandosi sempre gli applausi. Forse è lui il vero giocatore da Toro, quello che non molla mai, ma che sa anche ragionare nel gioco della squadra. Domenica saprà esaltarsi al cospetto della sua ex squadra, il Milan, dove sogna di tornarci prima o poi. Sarebbe però un grande acquisto per il Toro poterlo tenere. Tra le fila rossonere rischierebbe molta panchina e di fare la fine di Borriello che, da re di Genoa, è passato nel dimenticatoio, soprattutto per i suoi infortuni.

Cairo, prima di guardare altrove, dia un'occhiata in casa sua, cercando di riscattare Abate, pedina importantissima per il futuro. I mattoni della svolta partono da un giocatore come lui.