Toro, discreti segnali dal centrocampo. Ma manca ancora qualcosa

09.08.2021 10:53 di  Claudio Colla   vedi letture
Toro, discreti segnali dal centrocampo. Ma manca ancora qualcosa
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© foto di Federico De Luca

Inizialmente testato da Ivan Juric come trequartista aggiunto, sulla scia di quella propensione alla fase offensiva mostrata lungo i suoi anni in maglia Sampdoria, Karol Linetty, nella gara persa ieri in Olanda contro l'AZ Alkmaar, ha dato segnali positivi, in termini di crescita e di rinnovata solidità. Impiegato a metà campo, come interno, al fianco di quel Rolando Mandragora divenuto pilastro assoluto del Toro in pochi mesi di militanza granata, il ventiseienne centrocampista polacco sembra poter contendere quel posto nell'undici titolare a cui guardano anche Sasa Lukic, Daniele Baselli, il veterano Tomás Rincón, e l'outsider Jacopo Segre. Gara soprattutto di posizione e di tocchi corti, di geometrie semplici e di trotto moderato, la prova di Linetty fa presagire a un percorso che potrebbe anche astrarlo da quello che, a giugno, appariva un approdo pressoché certo in Bundesliga; l'ex-blucerchiato sembra aver voluto dimostrare a Juric di essere ben più di un fedelissimo di Marco Giampaolo, nonché di un giocatore propenso a crollare senza un modulo costruito apposta per la sue caratteristiche di base.

Con una mediana che acquisisce equilibrio, incluso il non disprezzabile esperimento di Mergim Vojvoda a sinistra (a dire il vero già abbozzato, soprattutto a gara in corso, da Nicola, tra inverno e primavera), con un Wilfried Singo sempre più giovane leader sulla sua corsia di competenza, manca ora quella spinta, quel pzazz in inglese americano, quel ghëddo in piemontese, che può davvero consentire alla squadra il salto di qualità, e liberarla dalle sabbie mobili della lotta per la salvezza, e della costrizione all'ennesimo campionato di bassa classifica. Marko Pjaca ha fatto risuonare il suo primo squillo, ma ad animare la manovra offensiva granata serve qualcosa in più. Simone Verdi appare ancora come una almeno parziale incognita, e, mentre il fronte offensivo aspetta i suoi principali protagonisti (Belotti, se resterà, e un Sanabria ancora a mezzo servizio), lo stratega croato aspetta quelle tanto attese novità dal mercato.