Toro bilancio di midterm - Progressi in mentalità e gioco, ma restano limiti strutturali

25.12.2021 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Esultanza Torino
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Il Torino ha chiuso il girone d’andata all’11° posto con 25 punti. Un risultato decisamente positivo se si pensa che nella stagione precedente al giro di boa era diciassettesimo insieme al Cagliari e di punti ne aveva fatti quattordici. L’artefice di tali progressi è senza ombra di dubbio mister Ivan Juric e va dato per questo merito a Cairo e Vagnati di averlo scelto. Il nuovo progetto avviato con l’arrivo del tecnico croato quindi è partito bene, ma per proseguire su questa strada vanno fatti ancora tanti miglioramenti. Si è visto infatti che non bastano uno spogliatoio unito con quasi tutti i giocatori che seguono con convinzione l’allenatore, motivazioni che portano la squadra a ricercare sempre il risultato senza timori reverenziali nei confronti di nessuno o che si arrende alla prima difficoltà, un lavoro quotidiano e comportamenti in campo e fuori consoni a un professionismo di livello. Il Torino oggettivamente ha ancora limiti e il fatto che Juric a più riprese abbia invocato una maggiore qualità pensando alla necessità di rinforzi è molto indicativo.

Giocatori come Pobega, Praet, Pjaca e Brekalo hanno indubbiamente alzato il livello della squadra, ma alcuni di loro, Praet e Pjaca, sono stati frenati dagli infortuni che non hanno permesso che esprimessero tutto il loro valore. Così come i problemi fisici di Ansaldi e Belotti, il “Gallo” di fatto non è stato quasi mai disponibile, hanno contribuito a condizionare la crescita della squadra che oggi è appena sotto a quella di due stagioni fa quando disputò i preliminari d’Europa League e che alla fine del girone d’andata era ottava e aveva ventisette punti prima che crollasse e ci fosse la pandemia. Non si può non pensare che se in estate i giocatori fossero stati tutti dati a Juric per il ritiro in Valgardena e non arrivati quasi tutti a fine mercato e se non ci fossero stati tanti e ripetuti infortuni il Torino oggi molto probabilmente sarebbe in pianta stabile nella parte sinistra della classifica e avrebbe di certo qualche punto in più, che è stato lasciato colpevolmente per strada. E se a questo si aggiunge che in rosa ci sono calciatori, Izzo, Baselli, Verdi, Zaza e Rincon, che non rientrano nei piani tecnici, come ben dimostra il loro poco utilizzo anche in situazioni di emergenza, si ha un quadro completo e si può affermare che è dal mercato che potrà arrivare una maggiore qualità per il Torino affinché l’idea che ha Juric per il Toro possa prendere piena forma e diventare realtà perché la sua ambizione è quello che si merita il Toro ed è solo così che si può onorare la maglia e la storia granata.