Toro, al lavoro per migliorare il rendimento con le piccole
Dall'approdo al timone societario granata di Urbano Cairo, lo scorso campionato ha fatto registrare il miglior rendimento del Torino contro i club di prima fascia. Una statistica da non sottovalutare, perché fino a non troppo tempo fa le sfide contro certe formazioni erano da considerarsi quasi scontate. Frutto di un'oculata gestione della fase difensiva, tanto amata dall'attuale tecnico Walter Mazzarri, che come anticipato dallo stesso livornese in questa stagione lavorerà intensamente per rendere più produttiva la sua squadra nelle sfide più alla portata, in cui invece si è fatta molta fatica e che se gestite diversamente avrebbero permesso un piazzamento da sogno.
Basta osservare la media punti che la formazione granata, nell'ultimo campionato, ha collezionato affrontando le squadre poi piazzatesi nella destra o nella sinistra della classifica. Nella graduatoria che conta, il Toro ha ottenuto la posta piena con la Sampdoria, quattro punti contro Atalanta, Milan, Inter e Lazio, uno con Juventus, Napoli e Bologna e solamente contro la Roma è rimasto a secco, per una media punti di quasi uno e mezzo a partita, davvero notevole per chi ha ambizioni importanti. Le mancanze, semmai, vanno ricercate nell'altro lato della classifica, opposti a compagini contro le quali si dovrebbe cercare di fare la partita, in cui in diciotto partite, escludendo le ultime due retrocesse, il Chievo ed il Frosinone, che a parte qualche exploit inatteso (con i clivensi sono giunti sei punti, soffrendo, sempre nel finale di gara) non sono mai usciti dai bassifondi, è stata mantenuta la media di 1,6 a partita, conquistando entrambe le partite solamente contro il Genoa. Migliorando sensibilmente tale andamento, questa nuova avventura potrebbe regalare parecchie, nuove, soddisfazioni.