Torino, Ventura: "Andiamo a Padova per cercare di vincere"

Non ci saranno Ogbonna, Stevanovic e Bianchi, mentre fra i diciotto convocati ci saranno i Primavera Gatto e Diop. Coppia d'attacco formata da Ebagua e Pagano. Ventura non commenta il giocare un quarto d'ora, ma avrebbe molto da dire.
13.12.2011 14:19 di  Elena Rossin   vedi letture
Torino, Ventura: "Andiamo a Padova per cercare di vincere"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Giampiero Ventura se la sarebbe proprio risparmiata la “gita” a Padova per giocare i restanti 14 minuti e 10 secondi più recupero, ma non potendo fare altrimenti sfodera la sua migliore grinta e saggezza. “Cerco di andare a vincere la partita a Padova e manderò in campo chi ha fame e adrenalina, visto che ci obbligano a giocare un quarto d’ora. Non verranno gli squalificati Parisi, Basha e Vives oltre a chi avevo sostituito, ovvero Sgrigna e Antenucci,  e rimangono a casa Ogbonna, Bianchi e Stevanovic mentre vengono con noi i Primavera Gatto e Diop”.
A primo acchito potrebbe sembrare una mossa azzardata da parte del mister non portare Ogbonna, Bianchi e Stevanovic, ma riflettendoci un attimo si capiscono facilmente le motivazioni di questa scelta: si parte da uno a zero per il Padova e si dovranno giocare solo pochi minuti e dopo tre giorni c’è la partita con il Modena. Se a Padova non ci sarà il tempo per recuperare lo svantaggio pazienza, tutti se ne faranno una ragione, tanto i quattro punti in più del Verona, secondo, rimarranno invariati e vincere a Modena significa godersi le vacanze di Natale con un distacco di almeno quattro punti sulla seconda. La praticità e il calcolo ragionato hanno un valore che deve essere fatto fruttare.


“Il Padova ha la sua realtà tecnica e farà la sua partita con noi e non posso pensare che non schiererà la formazione migliore. Giocando solo un quarto d’ora l’aspetto psicologico lascia il tempo che trova. In attacco giocheranno Ebagua e Pagano. Ho anche pensato ad una difesa a tre, ma è altrettanto vero che noi abbiamo una nostra identità e quindi snaturare il nostro modo di essere non garantisce la vittoria. Nessuna lamentela o piagnisteo perché il Torino cerca di esportare un’immagine di serietà e di professionalità ed è formato da un gruppo di giocatori che dà il massimo di quello che può. Non esprimo giudizi su questa partita anche se prevalgono dei sentimenti che è giusto tenere dove sono, l’unica cosa che prevarrà domani sarà la voglia di fare bene. Ogni commento oggi darebbe adito a polemiche e non è il caso. L’unica cosa certa è che la partita con il Padova non è regolare, non sto parlando della Lega Calcio, comunque noi siamo il Torino e dobbiamo sempre fare del nostro meglio”.


Ventura, pur avendo tutti i diritti di esprimere il suo giudizio su questa gara, preferisce non dire nulla e va capito perché in certi casi è prova di intelligenza ed equilibrio tacere, seppur si avrebbero molte cose da dire infatti al mister esce spontanea una battuta: “Se per caso domani pomeriggio, nonostante si giochi alle 14,30, per qualche motivo la partita dovesse essere sospesa per oscurità allora una dichiarazione la faccio io”. Quasi quasi ci sarebbe da augurarsi che accada perché se ne sentirebbero delle belle, forse come non mai è avvenuto nel mondo del calcio e a molti le orecchie fischierebbero per parecchio tempo.