Torino, si avvicina il mercato di gennaio: chi parte?
Il mercato non è poi così lontano. E' passato poco più di tre mesi dalla chiusura di quello estivo, anche se realmente non si è mai fermato. Non è passato giorno senza che si continuasse a parlare di cosa mancava e di cosa c'era in più da eliminare. Questo è il nodo più importante da sciogliere: il surplus, quello che già entro il 31 agosto non è stato inviato altrove. Parliamo dei vari Loviso, Saumel, Diana, fuori rosa perchè non servono, fuori rosa perchè non reputati idonei alla causa granata. In più c'è anche lo sfortunato Carrieri, arrivato a Torino con un carico di buona volontà e sorpassato sul più bello da Pratali.
Poi ci sono quelli che sono arrivati, ma non hanno convinto. Parliamo di Filipe, sbarcato a Torino nell'ultimo periodo del mercato estivo, ma dal reddito assolutamente insufficiente. Il suo arrivo in prestito potrebbe quindi avere un possibile "No grazie" scrtitto sul pacco di ricevuta di ritorno in Emilia. Obodo sta facendo fatica ad ambientarsi e a trovare lo spazio che pensava di avere di diritto dopo aver accettato di scendere di categoria, pur di giocare con continuità. Come per dire, non importa se arrivi dalla Serie A: se non ci convinci non giochi neanche nella serie cadetta. Poi c'è Pellicori. Doveva essere il vice-Bianchi, invece non è ancora riuscito a dare il giusto apporto alla manovra offensiva granata. Prima della sosta natalizia ci sono cinque decisivi appuntamenti per il Toro e per chi ha ancora voglia di riscattarsi: Modena, Siena ed Empoli in casa più le gar in casa di Piacenza e Triestina. Poi le carte saranno nuovamente messe sul tavolo e speriamo che il piatto non pianga più.