Torino non sottovalutare il Sassuolo: è incerottato e in calo, ma sempre insidioso
Per continuare la rincorsa al sesto posto il Torino deve battere il Sassuolo. L’obiettivo di qualificarsi per disputare i preliminari d’Europa League anche la prossima stagione è troppo importante, i granata ce la devono mettere tutta, anche se hanno già fatto molto e la stanchezza indubbiamente si fa sentire. Oltretutto l’organico non permette grandi alternative perché numericamente non è così folto e le cosiddette riserve hanno un divario qualitativamente importante rispetto ai titolari, quindi non forniscono le stesse garanzie. In queste ultime otto partite il Torino deve stringere i denti e dare il massimo a cominciare dalla gara di domenica con il Sassuolo.
All’andata i granata non ebbero la meglio sugli emiliani anche se i numeri della partita dicono che non furono così inferiori, però perdettero ugualmente. Infatti il Torino fu superiore per percentuale di possesso palla (54 a 46), tiri nello specchio della porta (6 a 5), palle giocate (593 a 539), percentuale passaggi riusciti (68,9 a 64,6), supremazia territoriale (10’:20’’ a 9’:28’’), percentuale attacco alla porta (44,8 a 40), percentuale protezione dell’area (60 a 55,2), angoli battuti (6 a 4). Tutto ciò però non bastò e il Sassuolo con un maggior numero di tiri totali verso la porta (13 a 11) che corrisposero a una percentuale maggiore di pericolosità (44,8 a 41,3) e soprattutto con il gol realizzato da Floro Flores all’ottantottesimo si portarono a casa i tre punti, lasciando il Torino a bocca asciutta.
Da allora di tempo ne è passato e i granata di strada ne hanno fatta molta, anche il Sassuolo per la verità, però ultimamente la squadra di Di Francesco un po’ ha rallentato, infatti, dal mese di febbraio le sconfitte sono il risultato più ricorrente: sei su dieci gare disputate (Sassuolo-Fiorentina 1-3, Napoli-Sassuolo 2-0, Sassuolo-Lazio 0-3, Juventus-Sassuolo 1-0, Empoli-Sassuolo 3-1, Atalanta-Sassuolo 2-1), per il resto un pareggio (Sampdoria-Sassuolo 1-1) e tre vittorie (Sassuolo-Inter 3-1, Sassuolo-Parma 4-1, Sassuolo-Verona 1-0). E’ vero che buona parte delle sconfitte è avvenuta con squadre molto più forti e che occupano le posizioni di vertice della classifica quindi tutte comprensibili, ma ci sono anche le due sconfitte con Empoli e Atalanta, formazioni decisamente alla portata per i nero-verdi. Il fatto che siano avvenute entrambe in trasferta deve tenere il Torino in allerta e non far sottovalutare l’avversario perché a Reggio Emilia il Sassuolo ha conquistato ventuno dei trentacinque punti che ha, segnando la metà dei gol che ha realizzato (18 su 36) e incassandone un terzo (15 su 45).
Il Torino è più forte del Sassuolo, quindi ha tutte le carte in regola per andare a conquistare i tre punti e anche sotto l’aspetto delle motivazioni i granata ne hanno di ben superiori, correre per il sesto posto dà un’adrenalina maggiore rispetto a salvarsi senza patemi. Sicuramente il Sassuolo vorrà dimostrare che la parziale involuzione dell’ultimo periodo non si è cronicizzata, ma dovrà anche fare i conti con tanti giocatori acciaccati ancora ieri, infatti, hanno svolto un lavoro differenziato Biondini, Donis, Vrsaljko (trauma distrattivo alla coscia sinistra), Natali e Magnanelli (affaticamento muscolare) e a loro si è aggiunto Zaza e durante l’allenamento Polito ha riportato una distrazione muscolare del retto femorale della coscia sinistra, mentre Taider potrà scendere in campo, ma con una mascherina protettiva per il volto poiché è reduce dalla frattura composta all’ala nasale sinistra. A questi infortunati si aggiungono i lungodegenti Pegolo (trattura della tibia), Terranova e Antei (per entrambi rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro). Senza dimenticare che Missiroli è squalificato al pari del granata El Kaddouri. Per Ventura invece un solo indisponibile ovvero Silva a causa della lesione del gemello mediale destro, in via di miglioramento, ma ben sei diffidati Padelli, Maksimovic, Moretti, Gazzi, Quagliarella e Amauri, problema da tenere in considerazione senza però farsi condizionare in vista della successiva sfida con la Juventus.
Le premesse perché il Torino torni da Reggio Emilia con i tre punti ci sono comunque tutte, con una partita attenta e con la determinazione a vincere le premesse potranno essere trasformate in realtà così da mantenere viva la speranza di agguantare il sesto posto e di presentarsi al derby nel migliore dei modi.