Torino, mura "nemiche": un punto in 4 gare al Grande Torino, è l'avvio peggiore di sempre
Primo punto in casa per Marco Giampaolo e prima gara stagionale (amichevoli comprese) con la porta inviolata: sono queste le magre consolazioni dello 0-0 di domenica pomeriggio contro il Crotone. Il Toro trova così il secondo risultato utile consecutivo, ma rispetto alle ultime uscite, nonostante le sconfitte, sono tanti i passi indietro. L’attenuante delle cinque gare in 16 giorni regge fino a un certo punto, anche perché di fronte c’era una neopromossa che, seppur fosse riuscita a fermare la Juventus e a mettere in difficoltà Atalanta e Sassuolo, si presentava comunque come la seconda difesa più battuta e l’attacco peggiore del torneo. Così, i granata centrano un record negativo: nella storia della serie A con girone unico, quindi dal 1929, non era mai successo che non fosse arrivata nemmeno una vittoria nelle prime quattro casalinghe. E ora, dopo 16 gare interne nell’anno solare, si può tranquillamente parlare di “tabù Grande Torino”.
Sono appena quattro le vittorie ottenute tra quelle che dovrebbero le mura amiche: nessuna, però, è arrivata con Giampaolo sulla panchina granata. Il tecnico di Bellinzona ha perso tre delle quattro partite interne, mentre il totale parla di sette sconfitte, quasi il 50 per cento. E poi ci tre pareggi, due dei quali in coppa Italia che si sono tramutati in successi oltre il 90esimo: a gennaio Walter Mazzarri riuscì a superare il Genoa dopo i calci di rigore, pochi giorni fa Giampaolo passò il turno contro il Lecce soltanto ai supplementari. Inevitabile che parte di questo crollo casalingo sia dovuto all’assenza dei tifosi ai tempi del Covid-19: "So quanto spingano la squadra, me ne sono accorto tutte le volte che ho sfidato il Toro e rappresentano un valore aggiunto" ha sempre sottolineato il tecnico. Ma dopo quasi nove mesi di porte chiuse, Belotti e compagni evidentemente non si sono ancora abituati.