Serve una prova d'orgoglio granata per svoltare

Il gap qualitativo fra Torino e Milan è oggettivo. Squalificato Boateng e in forse Montolivo, mentre Diop è alle prese con guai muscolari, ma Ventura può contare su tutti gli altri. Lontani i ricordi di vittorie del Torino con avversari prestigios
07.12.2012 11:41 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Serve una prova d'orgoglio granata per svoltare
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tutte le volte che si vanno a consultare gli annali per verificare quando è stata l’ultima volta che il Torino ha vinto contro una squadra importante si costata che sono passati almeno una decina d’anni se non di più e così anche per quel che riguarda l’ultima vittoria avvenuta con il Milan: era il 4 novembre 2001, al ventiseiesimo Lucarelli segnò il gol partita. Non che ci si stupisca più di tanto che manchino da tempo risultati prestigiosi in casa granata perché nel nuovo millennio la squadra ha disputato sette campionati di serie B, ci sarà stato anche il fallimento, ma comunque il Torino è diventato una squadra piccina che come può si barcamena fra risultati senza squilli e i ricordi di grandi partite che servono a consolare i tifosi più grandicelli e sono racconti per chi era troppo piccolo perché ricordi imprese che facevano gonfiare d’orgoglio il petto o per chi non era ancora nato.

Al Torino servirà la partita per provare a fare punti con il Milan e, a prescindere da come verrà schierato in campo e da chi giocherà, ci vorrà grande determinazione e orgoglio per contrastare i rossoneri e sopperire al gap qualitativo che c’è fra le due squadre, anche se quest’anno il Milan sta disputando un campionato ben al di sotto delle aspettative e non ha più campioni del calibro di Thiago Silva e Ibrahimovic. Della partita non farà parte Boateng perché squalificato, e Montolivo è in forse per un affaticamento al flessore della coscia destra, ma se anche entrambi non giocheranno per il Torino non sarà più facile perché Allegri potrà contare sui vari Robinho, El Shaarawy, Nocerino, De Jong, Pazzini che in ogni istante possono decidere l’esito della partita. Sarà anche vero che la difesa rossonera non è sempre impeccabile però vista la sterilità dell’attacco granata grandi rischi da questo punto di vista il Milan non ne corre. Se il mister rossonero non può contare su tutti i suoi giocatori, Ventura invece può farlo perché l’unica defezione in casa granata è quella del giovane Diop alle prese con problemi muscolari.

Un pareggio servirebbe a ben poco sia al Torino sia al Milan, perché non permetterebbe ai granata di assestarsi meglio in classifica mantenendo le debite distanze dal terzultimo posto e non risulterebbe neppure particolarmente utile ai rossoneri che devono scalare la classifica se vogliono portarsi nella zona dove stazionano le prime della classe. Ecco perché vincere per Torino e Milan è quasi un obbligo domenica pomeriggio, oltretutto se la squadra di Ventura riuscisse nell’impresa di conquistare i tre punti volterebbe subito pagina dopo la sconfitta nel derby, che ha un peso sempre maggiore sull’ambiente di qualsiasi altro passo falso, e aumenterebbe l’autostima dei giocatori in vista delle gare con Genoa e Chievo che saranno quelle che diranno se il Torino può effettivamente competere per la salvezza o se la squadra dovrà affrontare un campionato tutto in salita e sperare che all’ultimo un miracolo, dovuto ai demeriti altrui, le garantisca la permanenza in serie A.