Se anche i giocatori chiave steccano, Sirigu a parte, salvarsi è un problema

01.03.2020 21:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Rincon e Belotti
TUTTOmercatoWEB.com
Rincon e Belotti
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Belotti e Zaza sono una coppia mal assortita e il “Gallo” si è avviluppato nella crisi del Torino e Simone vuole strafare ed è nervoso e sbaglia a ripetizione. Ansaldi è la controfigura di se stesso. Rincon si sbatte a vuoto e non essendo sorretto da buona condizione atletica commette troppi errori. Nkoulou non è più il deus ex machina della difesa. Izzo quasi sempre va in sofferenza. Baselli è l’eterno incompiuto. De Silvestri non incide in fase propositiva. Verdi resta un’incognita. In generale la squadra non ha carattere e i ricambi sono pochi e non all’altezza o comunque giovani dai quali non si può pretendere che in una situazione di grande difficoltà possano risolvere i problemi. Questa è la fotografia del Torino arrivato alla sesta sconfitta consecutiva, senza contare le precedenti, in campionato, Sassuolo, Atalanta, Lecce, Sampdoria, Milan e Napoli, più l’eliminazione dalla Coppa Italia maturata nei minuti di recupero e nei supplementari per mano del Milan.

Il cambio di guida tecnica con il passaggio da Mazzarri a Longo finora non ha sortito effetti, certo il Torino imbarca un po’ meno gol rispetto a quelli incassati nelle ultime tre partite con Mazzarri, ma comunque continua a perdere, alla prima difficoltà va in tilt, fa una fatica enorme nel proporre gioco e in fase offensiva è sterile. Con le tante partite rinviate a causa dell’emergenza Coronavius la classifica potrà anche lasciare invariati i cinque punti di margine dal terzultimo posto, ma resta il fatto che lo spettro Serie B c’è e non si hanno garanzie che se il Torino fosse direttamente coinvolto nella lotta salvezza abbia le forze prima di tutto mentali per scamparla.

Non si tratta di pessimismo quando si afferma che il Torino pare non avere le forze prima di tutto mentali per scamparla perché il dubbio nasce dal fatto che in questo periodo ormai lungo di crisi a mancare sono proprio i giocatori chiave, al netto degli infortuni che hanno condizionato alcuni di loro, Ansaldi, Baselli e Zaza. Sirigu è l’unico che si salva, ma i suoi miracoli fra i pali non bastano com’è stato ampiamente dimostrato. Sono tutti gli altri, quelli presi in considerazione a inizio articolo, che devono rimboccarsi le maniche e trovare il modo per risolvere la situazione visto che adesso, Coronavirus permettendo, ci saranno tre patite fondamentali per invertire la rotta, sabato pomeriggio l’Udinese, mercoledì sul far della sera il Parma, entrambe in casa, e poi domenica prossima sempre al pomeriggio in trasferta il Cagliari. Cinque punti è il minimo che si possa chiedere ai giocatori granata, meglio sarebbe se però ne conquistassero sette. Farne meno sarebbe un rischio troppo grande. La domanda è: sono in grado di ottenerli? A loro la risposta.