Se al Torino non è emergenza per infortuni e squalifiche poco ci manca
Farnerud, Maksimovic, Avelar, Peres e Baselli, cinque giocatori fuori per infortuni non sono pochi, è un quinto della rosa e se si aggiunge che Gazzi ha superato da poco il trauma discorsivo alla caviglia destra, ma non è ancora certo che sabato nell’anticipo del settimo turno possa essere in campo, la situazione è decisamente critica tanto più che Molinaro e Obi devono scontare un turno di squalifica a seguito delle espulsioni rimediate con il Palermo. Per fortuna del Torino questa è la stagione, la prima dell’era Cairo, delle riserve di una certa qualità e quindi Ventura può sopperire all’assenza sicura di sette calciatori, forse otto se Gazzi non fosse ancora pronto per disputare l’intera partita, però, magari uno spezzone potrà giocarlo poiché è già da qualche giorno che si allena con i compagni.
Senza sottovalutare il Carpi, che ha appena cambiato allenatore passando da Castori a Sannino, è un piccolo vantaggio per il Torino dover affrontare una neo promossa alla sua prima stagione in assoluto in serie A, più complicato sarebbe se l’avversario di turno fosse una formazione con più esperienza della massima divisione e punti in classifica, gli emiliani sono ultimi con due punticini dopo sei giornate. Ragionando proprio sulla classifica il Torino, in seconda posizione a due sole lunghezze da Fiorentina e Inter, ha l’obiettivo di mantenere il passo che gli sta dando soddisfazioni, anche perché, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, in sequenza dovrà affrontare Milan, Lazio, Genoa, Juventus e Inter, tutte squadre che hanno ambizioni di classifica, seppure siano incappate in qualche scivolone in questo inizio di stagione.
Sabato, toccando ferro che non capiti niente durante gli allenamenti a nessun giocatore o che l’influenza prenda di mira qualche granata nei prossimi giorni, Ventura potrà contare su una difesa collaudata con Padelli, Bovo, Glik e Moretti. Jansson dovrebbe continuare a fare panchina, sempre che non sia utilizzato per far rifiatare Bovo o Glik.
Il mister dovrà invece trovare la quadra per il centrocampo, soprattutto a sinistra stante le contemporanee assenze di Baselli, Obi, Avelar e Molinaro. Certi del posto da titolari sono Zappacosta sulla fascia destra e Vives, che sarà collocato al centro oppure come mezz’ala sinistra, mentre Silva dovrebbe, come già avvenuto nel finale di gara con il Palermo, essere piazzato sulla fascia sinistra. A giocarsi gli altri due posti Benassi e Acquah che si contenderanno il ruolo di mezz’ala destra, salvo che uno dei due non sia dirottato sul centro-sinistra, e Gazzi e Prcic, il primo, se sarà disponibile, come perno centrale e il secondo in qualità di alternativa o in mezzo o come interno sinistro.
Per quel che riguarda l’attacco invece nessun problema. Le scelte, infatti, saranno squisitamente tecniche e per i due posti ci sarà lotta serrata fra Quagliarella, Maxi Lopez, Belotti e Martinez, più defilato invece Amauri.