Ripartono i ritiri, ma il mercato latita ovunque
La domanda che molti si pongono è quale sarà il Toro che ripartirà per la prossima stagione. Al momento l'unica novità è il nuovo tecnico Marco Giampaolo, si spera che almeno arrivi l'ufficialità del rinnovo di Ansaldi e che i big non vengano ceduti, perchè altrimenti il neo mister si troverà una squadra del tutto rivoluzionata dopo il ritiro. Si sa quanto sia importante preparare la stagione bene per evitare guai a metà stagione e il Torino ne è conscio considerando il crollo che ha avuto a metà stagione quest'anno, con l'esonero di Walter Mazzarri, l'arrivo di Moreno Longo e poi i terribili risultati che hanno portato i granata ad arrivare sull'orlo della retrocessione. Tutta colpa della preparazione affrettata della scorsa stagione, causa i preliminari di Europa League, che non hanno portato a nulla, perchè il Toro fu eliminato.
Sappiamo che i tifosi sono sul piede di guerra perchè vorrebbero che Urbano Cairo vendesse il Torino, ma senza acquirenti seri è difficile cedere al primo arrivato. E' vero ci sono tante voci di mercato e nulla di concreto, ma anche le altre squadre sono messe più o meno allo stesso livello, il calcio post Covid non ha molti soldi da mettere sul piatto e andranno ancora più di moda gli scambi, i prestiti e così via.
Si capisce l'esasperazione del popolo granata per 15 anni di promesse poi non mantenuto o perlomeno che, sulla carta sembravano vincenti, e poi non sono state tali. Si spera che quei giocatori che sono la base portante della squadra restino, almeno loro, perchè c'è bisogno di aumentare la rosa di qualità e comporre allo stesso anche una buona panchina solida, visto che il Toro non avrà le coppe, ma si giocherà parecchio anche a livello settimanale, si parla di almeno sei turni, per cui il classico turn over sarà strettamente necessario.