Resettare e andare avanti: la stagione entra nel clou, c’è da fare

Preparare la partita con la Lazio senza farsi condizionare dalla sconfitta con lo Zenit. Vives starà fuori per infortunio non meno di venti giorni.
13.03.2015 12:23 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Resettare e andare avanti: la stagione entra nel clou, c’è da fare
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© foto di Daniele Buffa/ Image Sport

Analizzare nel dettaglio la partita con lo Zenit per capire gli errori e le difficoltà incontrate e poi concentrarsi sulla Lazio. Il Torino non ha neppure il tempo di leccarsi le ferite dopo la sconfitta a San Pietroburgo e forse questo è un bene, così tutte le energie possono essere convogliate sulla prossima partita che è importante per la classifica ovviamente, ma è anche propedeutica a quella di ritorno con lo Zenit. Perché se il Torino con la Lazio, a prescindere dal risultato, giocherà con la stessa intensità e determinazione che aveva sfoderato a Bilbao avrà già iniziato anche a preparare al meglio la difficile sfida con lo Zenit, ma se lunedì sera scenderà in campo trascinandosi le scorie della gara con i russi rischierà di compromettere il match con i biancocelesti e in più si mal predisporrà per la successiva gara, minando le certezze che aveva acquisito nel periodo dei dodici risultati utili consecutivi in campionato e nel cammino positivo che aveva effettuato in Europa League.

 

Il Torino deve credere nei propri mezzi e deve però non ritenere che sicuramente se con lo Zenit fosse rimasto in undici per tutta la partita l’esito della gara sarebbe stato molto differente, infatti, anche rivedendo la partita si ha la sensazione che alla lunga la squadra di Villas-Boas avrebbe segnato poiché controllava agevolmente la gara e quella di Ventura non dava neppure nei primi ventisette minuti l’impressione di sviluppare la manovra offensiva come era riuscita a fare a Bilbao. Quagliarella era troppo solo in avanti e Martinez non riusciva a trovare i tempi giusti per gli inserimenti e di conseguenza o finiva in netto fuorigioco o non creava la superiorità numerica dialogando con il compagno di reparto. Darmian e Molinaro sulle fasce spingevano poco perché più impegnati a difendere. Benassi ed El Kaddouri non manovravano in mezzo al campo in modo efficace e propositivo. Era quindi improbabile che l’andamento della partita del Torino avrebbe preso una piega differente con il passare dei minuti se gli interpreti non cambiavano decisamente passo. Forse inserendo Maxi Lopez al posto di Martinez e Farnerud per Benassi e con il contemporaneo maggior apporto di tutti gli altri il Torino avrebbe potuto uscire con più convinzione dalla propria metà campo sfruttando il fatto che la difesa dello Zenit era molto alta, ma sono solo ipotesi e il calcio è fatto di giocate concrete e quelle della squadra di Ventura andavano in un’altra direzione.

 

L’infortunio di Vives all’adduttore della coscia sinistra lo terrà fuori dal campo per una ventina di giorni almeno, quindi più in Europa League, ma anche in campionato il numero dei centrocampisti si riduce e le scelte di Ventura saranno quasi obbligate, poiché Gonzalez è ancora alle prese con il recupero dopo l’operazione al menisco e Benassi avrebbe bisogno di riflettere sugli errori evitabili che ha commesso ieri sera. In un percorso di crescita situazioni di questo tipo ci stanno, ma non possono essere reiterate e per quanto il giocatore sia giovane, ha vent’anni, però è alla sua seconda stagione in serie A ed è un calciatore professionista, pertanto deve nei confronti di se stesso non incappare più in errori di concetto.
Parola d’ordine resettare e preparare la partita con la Lazio in modo perfetto, la classifica dice che Fiorentina e Sampdoria hanno quarantadue punti e che ci sono sei lunghezze da azzerare, perché il posto utile per disputare l’Europa League della prossima stagione è un obiettivo che deve essere ben presente nella testa dei giocatori e di Ventura.