Questo Toro promette bene, ma bisogna non farsi prendere da facili entusiasmi

29.08.2022 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Esultanza Torino
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Esultanza Torino
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Primo posto in classifica con sette punti, quattro in più dell’anno scorso dopo tre giornate: non c’è che dire un inizio di campionato molto positivo per il Torino. Fotografando il momento e analizzando i dettagli: il Torino è primo insieme a Napoli, Milan, Lazio, Atalanta e Roma davanti all’Inter che ha sei punti e a Juventus e Fiorentina che ne hanno cinque. I granata hanno vinto due partite in trasferta, ma con Monza e Cremonese due neopromosse (i brianzoli sono per la rima volta nella loro storia in Serie A e i grigiorossi vi mancavano da 26 anni) e hanno pareggiato con la Lazio in casa. In queste tre partite la squadra di Juric ha costruito 30 occasioni da gol, ha tirato 37 volte delle quali 12 in porta e realizzato 4 gol e ne ha subiti 2, uno a testa fatti proprio dalle neo promosse, e Milinkovic-Savic ha dovuto effettuare 10 parate.

L’estate dei granata è stata burrascosa e sulle montagne russe. E questa premessa non  dava certezze per un inizio di campionato di questo tipo. Prima i mancati riscatti di Mandragora, Brekalo, per volontà del giocatore, Pjaca, Praet e anche Pellegri.  Nel frattempo l’inizio della preparazione estiva è stato posticipato di qualche giorno. E’ arrivato l’acquisto di Pellegri. Poi gli addii per fine contratto di Ansaldi e Belotti e il ritorno al Milan di Pobega, che era in prestito secco. A seguire l’acquisto di Bayeye dal Catanzaro, formazione di Serie C. Il prestito di Radonjic dall’Olympique Marsiglia. In ritiro sono stati portati parecchi giocatori provenienti dalla Primavera per avere un gruppo numericamente adeguato. E’ arrivata la cessione di Bremer alla Juventus. C’è stata la lite fra Juric e Vagnati. E’ stato preso in prestito Lazaro dall’Inter. Sono stati messi fuori dal progetto tecnico Izzo, Verdi, Zaza, Edera, Horvarth e Millico. C’è stata la prima partita che contava in Coppa Italia con il Palermo (squadra neopromossa in Serie B) e la vittoria per 3 a 0, che ha permesso il passaggio ai sedicesimi. E’ stato acquistato il 18enne Ilkan dal Besiktas. E’ arrivato in prestito Miranchuk dall’Atalanta. A seguire il prestito di Vlasic dal West Ham. Juric ha detto che Seck doveva chiarirsi le idee sul suo futuro e per questo non sarebbe stato convocato per la prima gara di campionato. L’ammutinamento di Lukic. La prima partita in campionato e vittoria con il Monza. L’infortunio di Miranchuk, che non tornerà disponibile fino a fine settembre. Sono arrivate le scuse di Lukic che è tornato a far parte del gruppo. L’acquisto di Schuurs dall'Ajax. Seck nel frattempo deve essersi chiarito le idee poiché è tornato fra i convocati. Il pareggio con la Lazio. La vittoria con la Cremonese.

Juric dopo aver detto alla vigilia della gara con il Monza che erano stati persi 40 giorni poiché la squadra mancava di molti elementi e ne aveva altri che non rientravano nel progetto tecnico. E ha anche più volte ribadito che mancano ancora dei giocatori, in particolare uno a centrocampo e un altro in attacco. E ha fatto capire alquanto chiaramente che un altro difensore non gusterebbe così come in attacco l’ideale sarebbe che venissero presi sia un trequartista sia una punta. Così come ha sottolineato che ha dovuto adattare giocatori fuori ruolo e fatto giocare dei nuovi che non erano ancora pronti nella gara con il Monza. Che c’è molto da lavorare su tanti concetti, specialmente sulla fase difensiva.  Che in attacco serve essere più incisivi e fare gol. Che manca forza e sostanza. Che servono un maggior numero di giocate sulle fasce. L’allenatore dle Torno ha detto anche: “Riusciamo a giocare una partita quasi perfetta in fase di costruzione, ma concediamo tantissimo in determinate situazioni come nei lanci lunghi del portiere, nei colpi di testa si perde e si aprono due volte gli spazi e gli avversari vanno in porta. Questo vuole dire che da questo punto di vista siamo molto indietro. In generale, abbiamo perso tanto senza più Bremer, Pobega e anche Belotti sui calci piazzati. E sono tutti aspetti che in certe partite sono determinanti”. E ha puntualizzato: “Con la Lazio abbiamo fatto una grandissima partita a livello di possesso palla più che pressing, ma creato poco proprio perché loro hanno corso molto più di noi. La fantastica disponibilità anche dei giocatori di alto livello della Lazio non ci ha permesso, nonostante il dominio nel possesso palla, di creare situazioni pericolose”.

Juric ha lavorato tanto e continua a farlo per trarre il meglio dai giocatori che ha a disposizione però non ha certezze e spera solo che effettivamente crescano esprimendo tutto il loro potenziale. I mister a tal proposito ha detto: “Vlasic, Radonjic e Miranchuk sono giocatori che nelle ultime stagioni non avevano fatto bene, ma spero che alzino il livello. Tutti noi vogliamo portare Radonjic al massimo livello per tutte le partite perché ha grande talento in certe situazioni e vogliamo portarlo ad essere continuo anche quando trova difese diverse come con la Lazio quando infatti ha fatto più fatica. Vlasic deve tornare ai livelli di quando era a Mosca. Sanabria deve impazzire e fare tanti gol. Pellegri, altro giocatore che non ha mai fatto una partita intera in carriera, deve esplodere. Questo è il lavoro che facciamo in attacco. Non abbiamo certezze: vogliamo portarli ad esplodere tutti, ma non so se ci riusciranno”.

Questo Toro promette bene, ma bisogna non farsi prendere da facili entusiasmi. I due gol subiti da Monza e Cremonese nei finali, entrambi evitabilissimi, sono dovuti a rilassatezze che vanno debellate altrimenti il rischio sarà, come già avvenuto troppe volte in passato di avere rimpianti e alla fine di non ottenere risultati che potrebbero essere invece raggiunti. Alla chiusura del mercato mancano tre giorni ci sono da piazzare ancora Izzo, Verdi, Edera e Zaza e mancano almeno un centrocampista che dia forza e un attaccante che incrementi il numero di gol. Se Cairo e Vagnati non daranno a Juric i giocatori che gli servono non lo metteranno nella condizione di far crescere la squadra fino a lottare per qualche traguardo che non sia l’anonimo piazzamento a metà classifica.