Prima vendere e poi comprare purché non sfumino gli affari al Torino
Un gruzzoletto di una decina di milioni di euro il Torino l’ha da parte per iniziare ad affrontare il mercato, è però evidente che non basta per consegnare a Mihajlovic una squadra competitiva e che annoveri calciatori utili al suo sistema di gioco, che è versatile, ma comunque ha assoluto bisogno d’interpreti che abbiano caratteristiche ben precise e che non sono presenti nell’attuale rosa. Ecco che quindi il Torino dovrà vendere qualche giocatore per fare cassa in modo da poter reinvestire i proventi nei giocatori che servono a Mihajlovic.
Per una società che è giustamente attenta ai conti questo tipo di atteggiamento è assolutamente corretto e virtuoso, però, il mercato ha regole tutte sue e se non si agisce con grande celerità c’è il rischio di vedersi sfuggire giocatoti che si erano individuati come funzionali e fondamentali. Tanto più se, come accadrà in casa granata, tutti i reparti, dalla porta all’attacco, subiranno delle modifiche, non uno stravolgimento totale sia ben chiaro, ma cambiamenti significativi.
Tra i partenti i nomi di rilievo sono sempre gli stessi: Maksimovic, Glik e Peres e a questi tre c’è da aggiungere che è quasi certo che non sarà riscattato Immobile. Va anche detto che Mihajlovic vorrebbe trattenere Maksimovic e al momento non si può affermare con certezza né che il difensore resterà né che andrà via, ma se si deve dare una percentuale all’80 per cento potrebbe cambiare maglia, però, questo non esclude assolutamente che resti, anche perché lo stesso nuovo mister farà di tutto per convincerlo.
Tra i nuovi arrivi il lungo elenco di nomi che sono circolati in questi giorni ha una ragione d’essere perché tutti hanno caratteristiche che sono compatibili sia con il 4-3-3 sia con il 4-3-1-2 e possono essere utilizzati anche con il 4-4-2. Kucka, Soriano, Eder, Gabbiadini, Gaston Ramirez, Rincon, Bruno Fernandes, Iago Falque, Valdifiori, Viviani, Mario Rui, Pucciarelli, Dioussé, Helander, Muriel, Zukanovic, Mati Fernandez, Bertolacci, Skorupski, Berisha, Paredes, Giaccherini, Tomovic, Okaka, De Silvestri e Regini è scontato che nei prossimi giorni altri giocatori saranno accostati al Torino e che non tutti abbiano costi compatibili sia per cartellino sia per ingaggio, ma fra tutti questi due-tre potranno diventare giocatori granata, prima o dopo l’Europeo.
Che oggi non ci siano ancora grandi certezze su chi andrà via e su chi arriverà è del tutto normale perché ufficialmente il calciomercato non è iniziato e le trattative sono ancora in fasi primordiali, ma non manca molto alle prime ufficializzazioni e Mihajlovic se non totalmente almeno in parte sarà accontentato.