Presentati gli eventi dell’inaugurazione del Nuovo Filadelfia

Anteprima il 24 maggio e cerimonia il 25. Poi il 27 il quadrangolare con in campo le squadre degli esordienti classe 2004 di Torino, Pro Vercelli, Alessandria e Novara.
04.05.2017 14:51 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Presentati gli eventi dell’inaugurazione del Nuovo Filadelfia
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Ora è ufficiale: “Il Filadelfia adesso c’è”. E’ con questo slogan che la Fondazione Stadio Filadelfia questa mattina nella sede del Comune di Torino ha presentato gli eventi che inaugureranno il nuovo Filadelfia finalmente risorto dopo un lungo calvario grazie alla ferrea volontà dei tifosi che non potevano accettare che la loro Casa fosse stata rasa al suolo e che lo stadio dove il Grande Torino diventò la squadra più forte della sua epoca aveva giocato e si allenava. Il Fila non fu solo legato al Grande Torino perché poi per decenni fu la culla di giovani campioni cresciuti nel suo vivaio e il luogo dove si costruirono le vittorie dell’ultimo scudetto e dell’ultima Coppa Italia vinti e dove si forgiò la cavalcata verso la finale di Coppa Uefa di Amsterdam.

Gli eventi per l’inaugurazione del nuovo Fila si svolgeranno in tre giorni. L’anteprima mercoledì 24 maggio quando saranno scoperti i pennoni della Memoria e la targa in ricordo di Don Aldo Rabino. L’inaugurazione vera e propria il giovedì 25 con la benedizione e il taglio del nastro del ricostruito Stadio Filadelfia. In questa giornata dalle ore 10 alle ore 20 i tifosi e tutti coloro che vorranno vedere il nuovo Fila potranno farlo liberamente senza obbligo di prenotazione o di possedere un biglietto d’ingresso. Il campo sarà inaugurato sabato 27 nel pomeriggio con un quadrangolare, “1° Memorial Don Aldo Rabino”, al quale parteciperanno le squadre di esordienti classe 2004 di Torino, Pro Vercelli, Alessandria e Novara. Dal successivo primo giugno l’impianto sarà consegnato al Torino Fc che lo allestirà in vista della prossima stagione calcistica 2017-2018, infatti, al Fila si allenerà la prima squadra e giocherà le partite ufficiali casalinghe la Primavera. La Fondazione, invece, continuerà il suo lavoro per completare i rimanenti lotti, il più importante dei quali sarà la costruzione dell’edificio che ospiterà il Museo granata e non meno significativo quello che prevede il recupero delle curve storiche. Per riuscire a completare il Fila saranno utilizzati le donazioni ricevute dai tifosi in questi mesi che a oggi ammontano a 800 mila euro e verranno reperiti anche molti altri soldi.            

Alla conferenza stampa di questa mattina erano presenti Cesare Salvadori, Presidente della Fondazione Filadelfia; il sindaco di Torino, Chiara Appendino; l’assessore allo sport del Comune, Roberto Finardi; l’assessore allo sport della Regione Piemonte, Alberto Maria Ferraris; il membro del CdA della Fondazione e consigliere del Torino FC, Giuseppe Ferrauto, e con lui in rappresentanza della società granata il direttore generale del Torino Fc Antonio Comi, il direttore operativo Alberto Barile e il responsabile tecnico della scuola calcio Silvano Benedetti; il presidente del Collegio dei Fondatori del Filadelfia, Giancarlo Bonetto; il rappresentante dell’Associazione ex calciatori granata, Claudio Sala e con lui Renato Zaccarelli, Angelo Cereser e Roberto Salvadori; in rappresentanza dei familiari dei giocatori caduti a Superga il figlio di Franco Ossola, Franco, e con lui alcuni membri della famiglia Ballarin; il presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata e del Museo del Toro nonché uno dei consiglieri del Consiglio d’Amministrazione e uno dei soci fondatori del Collegio dei Fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia, Domenico Beccaria; il presidente degli Angeli del Filadelfia, Gianni Bellino; la sorella di Don Aldo Rabino, Annamaria, storico cappellano del Torino prematuramente scomparso nell’estate del 2015; e il noto giornalista di fede granata Gianpaolo Ormezzano.   

Hanno preso la parola Cesare Salvadori che ha ricostruito le tappe della vita del Fila e ha ringraziati chi si è da sempre prodigato per far rinascere la casa del Toro: “Era il 17 ottobre 1926 quando il presidente del Torino il conte Enrico Marone Cinzano insieme alla principessa Maria Adelaide di Savoia inaugurarono lo Stadio Filadelfia. Era il luglio 1998 quando lo stadio fu definitivamente abbattuto. Era il 28 marzo 2011 quando presso il Museo del Toro a Grugliasco fu costituita la Fondazione Stadio Filadelfia. Era il 17 ottobre 2015 quando fu posata la prima pietra della ricostruzione. E sarà il 25 maggio 2017 quando avverrà l’inaugurazione del Nuovo Filadelfia. La data è stata scelta per assicurare la presenza della Prima Squadra e per offrire ai tifosi e ai cittadini il libero accesso all’impianto e per questo siete tutti invitati a Casa Vostra e i donatori potranno trovare il loro nome sul muro del Piazzale della Memoria. L’evento sarà anticipato il 24 maggio da una cerimonia dedicata ai donatori con la scopertura dei Pennoni e della targa commemorativa a Don Aldo Rabino; il 27, infine, l’inaugurazione del campo con il quadrangolare tra le squadre categoria Esordienti di Torino, Alessandria, pro Vercelli e Novara e il calcio d’inizio vedrà protagonisti Pulici, Zaccarelli, Claudio Sala e Moreno Longo”. Ha poi proseguito: “E’ stato possibile realizzare un’opera pubblica così rilevante in soli 800 giorni grazie all’impegno della Fondazione Filadelfia, dal Consiglio di Amministrazione, della Regione e del Comune e grande è stata la convergenza sull’unico obiettivo della ricostruzione del Filadelfia. Un ringraziamento doveroso va al Collegio dei Fondatori rappresentato da Giancarlo Bonetto e alla squadra dei volontari, che si sono prodigati in tante occasioni nell’arco di questi anni. Ringrazio anche la CS Costruzioni, ditta che ha realizzato in modo professionale ed encomiabile l’impianto; la SCR, società di committenza, che ha gestito l’appalto. Non posso non sottolineare che il meteo in questi mesi è stato dalla nostra parte favorendo una veloce la ricostruzione, ma per questo confidavamo null’aiuto del nostro Presidente onorario Don Aldo Rabino”.

Ha poi parlato Giancarlo Bonetto visibilmente commosso: “Con grande emozione vi parlo perché noi abbiamo iniziato a lavorare ben prima del 2011 quando nacque la Fondazione. Verso l’inizio del Duemila già ci riunivamo sostenendo che il Filadelfia doveva rinascere. C’era chi ci guardava come se fossimo matti, ma siamo arrivati a creare passo dopo passo un tavolo di lavoro con persone come il qui presente Domenico Beccaria e l’assessore Montabone. Così siamo arrivati alla rinascita del Filadelfia. Eravamo un piccolo gruppo di persone che, però, ha sempre creduto nella raggiungere l’obiettivo. Io ho giocato nel Toro quando c’era ancora il Grande Torino e poi anche per tradizione famigliare non potevo che continuare ad esserne tifoso. Dal 28 marzo del 2011 quando abbiamo creato la Fondazione tutto ha preso corpo e si è cominciato a lavorare. Nel 2013 c’è stato l’intervento di Cesare Salvadori che grazie alle sue capacità c ha permesso oggi di essere qui tutti insieme a festeggiare la rinascita del Filadelfia. Ho detto tante volte che era un traguardo al quale tenevo ad arrivare e sono riuscito a vede rinascere il Filadelfia, quindi, adesso lascio tutto nelle mani del buon Dio”.

E’ stata, a seguire, la volta di Claudio Sala: “Finalmente il Torino torna a casa. Misi per la prima volta piede al Filadelfia nel 1969 e li quando ero calciatore con i miei compagni abbiamo costruito tutte le vittorie fino a conquistare lo scudetto. Lo scudetto non arrivò per caso, ma fu il frutto di anni di duro lavoro in quello Stadio”.

E’ toccato poi a Franco Ossola: “Mi permetto di farmi portavoce di tanti parenti dei Caduti, siamo ormai un gruppo esiguo, ma la nostra emozione è molto grande. Ringrazio tutti perché è stata una grande impresa e la festeggeremo tutti insieme. Il Filadelfia era passione, entusiasmo e chi ci giocava trasmetteva entusiasmo alla città ogni domenica. Ora che è rinato il Filadelfia deve tornare quello di una volta. La Fondazione ce l’ha restituito e ora siamo noi, con la passione e l’entusiasmo, a dover ricreare quello che fu”.

E’ intervenuto Roberto Finardi: “Confesso di essere un tifoso del Toro, ma questo è un momento importante per tutti gli sportivi. Il Grande Torino è stato simbolo di un periodo storico particolare e tanto fu importante il ruolo di quella squadra che questa società meritava di tornare a Casa. Finalmente ce l’abbiamo fatta. Ci abbiamo messo molto tempo, è innegabile, però, alla fine il risultato c’è arrivato ed è ciò che conta. Non abbiamo mollato e ce l’abbiamo fatta perché noi siamo il Toro e gli altri no”.

A seguire Alberto Maria Ferraris: “Da assessore della precedente giunta ho vissuto il momento della delibera comunale nel 2011. C’ero poi anche al momento della posa della prima pietra il 17 ottobre 2015 ed è stata una grande emozione. Il giorno della notifica dei contenuti, proprio in questa sala, c’ero anch’io, ma soprattutto c’ero il 4 maggio 2012, quando con il presidente del Consiglio comunale abbiamo deciso di dedicare la giornata al ricordo del Grande Torino. La Fondazione ha scelto la giornata odierna per inaugurare, anche se solo a parole, lo Stadio Filadelfia e questo ha data ha una valenza molto importante”.

Infine ha preso la parola Chiara Appendino: “Un grazie a chi sta partecipando a questo momento e grazie a chi ha permesso che oggi ci troviamo a celebrare la rinascita di un pezzo di storia della nostra città. Il Grande Torino è leggenda e questa città è orgogliosa che sia stato ricostruito il Filadelfia che  per quasi 25 anni è stato un sogno per molti. Ammetto di essere un po' emozionata anch'io. Dove ci sono passione, valori e volontà si riescono a superare ostacoli che sembrano insormontabili. Il Filadelfia sará la Casa del Toro, ma la casa anche di tutti i torinesi. Oltre allo Stadio, ci saranno il Museo e gli uffici della Fondazione. Mi piacerebbe che il Filadelfia fosse la casa di tutti i torinesi perché é uno stadio che viene restituito alla città. E’ stata una sfida riuscita per questo è motivo di orgoglio per tutti noi che oggi ci troviamo qui. Mi auguro che l’inaugurazione sia una bella festa e anche l’inizio di un percorso”.

Terminati gli interventi è stato domandato dai giornalisti presenti a Cesare Salvadori se il contratto di affitto del Filadelfia tra Torino e Fondazione era già stato firmato e quale sarebbe stata la durata e Farrauto ha chiesto di poter rispondere lui. Il consigliere del Torino FC ha detto. “Il contratto non è ancora stato firmato, ma ci sono stati e ci saranno degli incontri in programma. Non ci sono grandi motivi di frizione solo da limare qualche cosa e siamo ottimisti sul fatto che definiremo il tutto entro la data dell’inaugurazione. La durata del contratto è una delle cose sulle quale ci stiamo confrontando”.