Possibile il rilancio del Torino? Sì, le condizioni ci sono … ma

Il gioco deve essere funzionale a conquistare punti e a non incappare sempre nei soliti errori e poi un aiuto deve arrivare dal mercato.
17.11.2019 14:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Possibile il rilancio del Torino? Sì, le condizioni ci sono … ma
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Dal derby è sembrato intravedersi qualche miglioramento sul piano del gioco e dell’atteggiamento rispetto al periodo precedente, poi, con il Brescia è stato relativamente facile stando alle difficoltà degli avversari, quindi, è logico porsi la domanda se il Torino potrà rilanciarsi. Guardando  il calendario viene da dire di sì, infatti, nelle prossime partite, quelle che porteranno al termine il girone d’andata, la maggior parte delle squadre da affrontare sono alla portata dei granata. Certo la prima gara con l’Inter è quella con il tasso di difficoltà maggiore e non tanto perché c’è stata la sosta e parecchi giocatori sono andati lontano al seguito delle loro Nazionali e di conseguenza Mazzarri ha dovuto lavorare con il gruppo non al completo e per di più ancora ridotto a causa degli infortuni di giocatori di primo livello come Falque e Baselli e anche di Zaza che ha ripreso ad allenarsi con i compagni martedì che si sono sommati a quelli di Bonifazi e Parigini pure lui rientrato in gruppo martedì. Ma anche in questo match con l’Inter sabato sera per confermare i miglioramenti intravisti il Torino dovrà scendere in campo con lo stesso atteggiamento visto con la Juventus e anche con un modus operandi simile, nel senso che renda difficile ai nerazzurri fare la partita che vogliono così come avvenuto con i bianconeri.

E, però, soprattutto dalle successive partite che ci si aspetta dal Torino sempre un gioco che porti a conquistare punti e a non costringere Sirigu a fare parate importanti o essere Belotti dipendenti per segnare, visto che gli avversari saranno di caratura più modesta rispetto all’Inter che sta tenendo il passo della Juventus. Con il Genoa, ma anche con la Fiorentina e poi con Verona e Spal la squadra di Mazzarri, se effettivamente ha superato i problemi dell’ultimo periodo, dovrà ottenere una decina di punti arrivando alla sosta per le vacanze natalizie con non meno di 24 punti ed è ovvio che se ne arrivassero di più ci sarebbe una conferma ulteriore che c’è stata una svolta. Poi alla ripresa del campionato con Roma e Bologna e a mercato aperto, si svolgerà dal 2 al 31 gennaio, il cammino positivo dovrà continuare con almeno altri tre punti in modo da chiudere il girone d’andata a quota 27 e non meno. E’ evidente che così e intervenendo anche in sede di calciomercato, non solo sfoltendo, ma implementando prima di tutto il centrocampo con un mediano di qualità e quantità, allora ci sarebbero le basi per un girone di ritorno che ricalchi quello dello scorso anno che portò il Torino a conquistare 36 punti, cosa che non era mai riuscita da quando se ne assegnano tre a partita. Va fatto tesoro che nonostante l’ottimo girone di ritorno lo scorso anno la squadra non raggiunse un posto utile per l’Europa League e ci andò solo per l’esclusione del Milan e che incappò in alcune pessime partite come le sconfitte con il Bologna e l’Empoli o pareggi come quello con il Parma anche perché nel mercato di gennaio non fu peso nessuno. Le condizioni per un rilancio del Torino ci sono, ma ... ed è questo ma che conta.