Pisano " A Torino si sono volute nascondere delle problematiche"
Marco, perchè non sei stato convocato?
"E' una scelta tecnica dell'allenatore. Mi è stato detto che è una scelta tecnica e quindi la prendo come una scelta tecnica. Comunque penso che la prossima settimana, dopo la partita, chiariranno anche la mia posizione. Sono sul mercato da prima che cominciasse il mercato, volevano cedermi già a luglio e mi avrebbero ceduto volentieri. Sono stato fatto fuori nel momento in cui i giocatori che potevano giocare al mio posto non stavano facendo male e quindi probabilmente stato messo fuori perché guadagno tanto, di conseguenza dovevo e potevo essere messo fuori".
In questo momento l'ambiente non è dei migliori...
"C'è caos. Foschi si è dimesso, ora è arrivato il nuovo direttore che comunque sta cercando di ricomporre tutto il puzzle. Sono situazioni particolari e ci vuole del tempo per sistemare alcune cose, a gennaio non è facile gestire le situazioni".
Una battuta: dicevi che Palermo è una piazza difficile, Torino non sembra da meno...
"Probabile sotto certi aspetti, il problema è che a Torino a mio avviso ci vorrebbero altri modi per gestire certe situazioni. Purtroppo adesso si è a un punto di non ritorno, si è cercato di nascondere certe problematiche e ora non si può più fare. E' tutto esasperato, quello che può sembrare una semplice operazione di mercato diventa chissà cosa. La gente non ne può più di certe promesse, di certi proclami che poi vengono disattesi. Ognuno con i propri mezzi reagisce in qualche modo. Il discorso è un po' più ampio, è una società giovane che probabilmente ha bisogno di essere strutturata con persone di altro calibro e quindi ne paga le conseguenze".
Quindi probabilmente era meglio mantenere un profilo basso ed evitare proclami?
"Oltre al profilo basso forse era meglio lavorare in altra maniera e prendere altre decisioni, non dare tutto per scontato. La cosa delle cose che erano da fare probabilmente è abbastanza lunga, è una cosa un po' difficile. Questa è una piazza bellissima che se le cose vanno bene ti porta alle stelle, il problema è che devi calcolare che le cose possono non andare bene e devi essere pronto ad affrontarle in tutti modi, sia calcisticamente, dal punto di vista dei giocatori e come società. Probabilmente sia nel primo che nel secondo caso il Torino non è in grado di farlo".
Sono uscite delle voci su una presunta indagine di calcioscommesse. Che ne pensi?
"Su quello non c'è niente. A prescindere da quello che posso dire io non ci sono indagini, non c'è alcun tipo di indagine, non c'è alcun fascicolo. E' una voce che è uscita tra i blog della tifoseria ma in realtà la federazione ha smentito, non c'è nessuna indagine".