Pià: "La concorrenza in squadra è positiva"
Tocca ad Inacio Pià parlare oggi in sala stampa, dopo il suo gol vittoria di sabato contro il Vicenza. Ora mancano solo più due partite alla fine del campionato: "Noi cercheremo di vincerle tutte senza fare conti. Fare troppi conteggi si rischia di mollare".
Pià ha esperienza di playoff, finiti male, per cui meglio non ricordarli troppo: "Li ho fatti a Napoli ma abbiamo perso con l'Avellino". Riguardo alla sua condizione fisica ha commentato: "Mi mancano dei minuti nelle gambe perchè stare fermo non è mai positivo". L'infortunio di Sereni non ci voleva ma anche il suo vice dà sicurezza: "A noi spiace per Matteo, ma Morello ha dimostrato di essere un ottimo portiere, certo Matteo ci dà tanto sia come portiere che come uomo in campo".
Pià non ha squadre che vorrebbe o non vorrebbe incontrare: "Abbiamo l'obbligo di vincere per cui dobbiamo pensare solo a noi stessi. Siamo consapevoli che non riusciamo a fare del bel gioco, l'importante è vincere. Quando ero a Napoli abbiamo sempre giocato così e siamo comunque arrivati in A. Sappiamo che dobbiamo migliorare e l'allenatore ci chiede sempre il massimo impegno".
Pià sa che deve giocarsi il posto con Salgado, purtroppo spesso vittima di infortuni, ma che ha dimostrato, quando ha potuto giocare, di essere un valido attaccante. "La lotta per il posto da titolare c'è in tutti i reparti, gioca sempre chi sta meglio per dare il massimo contributo, l'importante è raggiungere l'obiettivo. Vogliamo cercare di arrivare più in alto possibile in classifica per affrontare al meglio i playoff". A fine stagione si parlerà del suo futuro, ma l'attaccante brasiliano ha già fatto presente a Petrachi che vorrebbe restare perchè al Torino si è trovato bene. Ma al momento non è stata ancora fatta nessuna strategia.
Una domanda extra sul "suo" Brasile (Pià potrebbe far parte dell'Italia perchè ha doppia nazionalità) e sulla mancata convocazione di Ronaldinho: "Non commento le decisioni di Dunga, spero che il Brasile vinca il mondiale, se non dovesse farcela allora tifo Italia. Dinho rimane un grande campione che può sempre essere utile e fare la differenza, per cui, a mio parere, l'avrei convocato".