Petrachi si è dimesso a detta di Sky. In salita le quotazioni di Bava
Stando a quanto riportato da Sky Sport ieri sera Petrachi ha consegnato la lettera di dimissioni nelle mani del presidente Cairo. Che le strade del direttore sportivo Petrachi e del Torino ormai erano divergenti era notizia risaputa da tempo e manca solo l’ufficialità del divorzio. Il nodo è quando avverrà e a questo punto c’è solo da attendere, magari nelle prossime ore oppure a fine campionato, mancano solo più tre giorni. Le parti hanno le bocche serrate, la questione è che Petrachi ha ancora un anno di contratto con il Torino, ma in caso di dimissioni non dovrebbero esserci più problemi anche se il presidente Cairo è stizzito, per usare un eufemismo, per i contatti, altro eufemismo, che ci sono da tempo fra il suo dirigente e la Roma. Ormai tutti danno per certo che Petrachi sarà il prossimo direttore sportivo del club giallorosso che dall’8 marzo è senza questa figura dirigenziale dopo le dimissioni di Monchi, che nove giorni dopo ha ufficializzato il ritorno al Siviglia.
Se la lettera di dimissioni è stata effettivamente consegnata e se le dimissioni sono o saranno accettate la questione è chiusa. Ieri aveva fatto non poco rumore l’assenza di Petrachi dalla conferenza stampa di addio al calcio del difensore Emiliano Moretti. Clamore del tutto giustificato perché c’era tutta la dirigenza al completo, oltre alla squadra e a tutto lo staff tecnico. Ufficialmente Petrachi non era presente per evirare di togliere visibilità a Moretti, ma la risposta di Cairo stizzita sull’assenza del direttore sportivo “Non lo so, chiedetelo a lui” è parsa a tutti molto eloquente. Sempre a detta del presidente a ieri non c’erano stati ancora colloqui tra lui e Petrachi, anche se nell’ultimo periodo i due si sono visti eccome sia allo stadio in occasione delle partite sia alla festa per i 62 anni di Cairo due giorni fa, se quest’ultima poteva non essere l’occasione adatta le precedenti lo erano di sicuro.
Alla conferenza stampa di Moretti c’era, invece, Massimo Bava responsabile del settore giovanile e la sua presenza non è passata inosservata. Bava, infatti, è tra i candidati a prendere il posto di Petrachi. Nel Torino ci potrebbero essere una serie di promozioni con Moretti che da lunedì, dopo aver disputato domenica pomeriggio con la Lazio l’ultima partita da calciatore, inizierà la carriera da dirigente “partendo da zero perché c’è molto da imparare poiché non basta essere stato un calciatore di un certo livello per essere un buon dirigente”. Moretti potrebbe affiancare Rizzieri che a sua volta potrebbe prendere il posto di Bava che andrebbe a ricoprire il ruolo di direttore sportivo.
Se, però, il prescelto alla fine non fosse Bava ci sono molti direttori sportivi che sono in procinto di cambiare club. Ci sono, infatti, voci di un addio tra Leonardo e il Milan, non è detto che Pantaleo Corvino resti alla Fiorentina, Riccardo Bigon è possibile che lasci il Bologna, Walter Sabatini si è dimesso dalla Sampdoria, il Chievo ha sollevato dall’incarico Giancarlo Romairone, Massimiliano Mirabelli da qualche parte dovrà accasarsi, Francesco Marroccu sembra vicino al divorzio con il Brescia e, non ultimo, se Petrachi approderà alla Roma Frederic Massara inevitabilmente andrà via. Senza dimenticare che non si hanno certezze assolute che Carlo Osti rimanga alla Sampdoria e se anche Davide Vagnati pare destinato a restare alla Spal qualcuno potrebbe sempre riuscire a fargli cambiare idea.
Il turbinio di un tale valzer è destinato a finire in fretta perché il calciomercato è alle porte, inizierà ufficialmente il 1 luglio, ma si sa che i migliori affari se non sono già imbastiti bisogna che lo siano al più presto, quindi, per quanto i presidenti possano trattare in prima persona e ci siano miriadi di consulenti pronti a intermediare i direttori sportivi non possono mancare.