Petrachi alla Roma? Ha vinto Cairo e vi spieghiamo perché
Ora che la querelle Petrachi si è conclusa con reciproca soddisfazione non possiamo ancora fare i conti, perché quelli reali li avremo non prima di 2-3 anni, ma possiamo già trovare un vincitore. Urbano Cairo in questa storia è quello che esce meglio e non è nemmeno la prima volta. Basta riavvolgere il nastro per capirlo. Sono almeno un paio di mesi che pubblicamente (forse tra le quattro mura della sede anche di più) il presidente sa bene come la coppia di fatto con il suo ds sia destinata a sciogliersi. Così studia la sua personale 'exit', che di British non ha nulla, per ottenere il massimo da questa situazione. Il finale era già scritto, si trattava soltanto di trovare dei coprotagonisti e grazie a Massimo Bava li ha individuati in due ragazzi che tutti speriamo esplodano al 'Fila' anche se arrivano da una stagione in ombra. Non è quello il vero successo. Piuttosto la promozione di Bava,m che se lo merita per quanto seminato negli ultimi anni e lo abbiamo scritto in tempi non sospetti segna una serie di punti a favore del presidente: risparmia sull'ingaggio, si garantisce una continuità con il lavoro impostato da tempo, allarga il bacino di potenziali interessi nei giovani e si mette al fianco una persona che sarà fedele, nel senso più nobile del termine, alla società e alla proprietà che poi qui sono la stessa cosa. Al tirar delle somme, Cairo ha messo spalle al muro la Roma, che di questi tempi vive problemi anche maggiori di questo ma intanto ha dovuto accettare le sue condizioni e i suoi tempi. Ora la linea è tracciata, si ricomincia a scrivere un futuro e i primi esami saranno tutti per Bava, mica per il Toro.