Per il Toro del futuro si parla di portieri e attaccanti, ma c’è troppo silenzio sul sostituto di Bremer

28.03.2022 11:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
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Cairo e Vagnati
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La prossima sarà la seconda stagione di Juric sulla panchina del Torino e secondo i piani dovrebbe essere quella che porta i granata a lottare con convinzione per un posto in Europa, alzando quindi l’asticella dopo questo campionato dove si è centrato l’obiettivo di posizionarsi nella parte centrale della classifica. Ecco che quindi, anche se mancano ancora nove partite alla fine, si deve pensare a futuro. Come riporta Tuttosport, nei giorni scorsi c’è stato un summit di mercato fra Juric, Cairo e Vagnati con l’allenatore che ha detto la sua ai due massimi dirigenti: provare a trattenere Belotti o in alternativa Milik non dispiacerebbe, visto che Sanabria non è molto prolifico. Riscattare Brekalo e Praet. Prendere un portiere e i nomi che circolano sono quelli di Cragno e Meret, più graditi, e come alternative Semper, Provedel o Strakosha. Linetty e Zaza possono essere ceduti e Pjaca può anche non essere riscattato. Pobega tornerà al Milan, ma con Mandragora, Lukic e Ricci la zona centrale del campo è quasi al completo. Sulle fasce con Singo e Vojvoda i titolari non mancano e c’è da capire se Ansaldi può disputare un’altra stagione e semmai c’è sa trovare un sostituto per Aina, che ha buone chance di finire altrove.

Resta quindi da approfondire la questione difesa, che Juric è riuscito a farla diventare (nelle due stagioni precedenti era fra le peggiori con 68 e 69 reti subite) fra le più solide del campionato - attualmente con 30 reti incassate è la quinta della Serie A dietro a Milan (29), Juventus (26), Inter (24) e Napoli (22) – grazie anche a Bremer, che è uno dei centrali migliori in Europa. Bremer ha rinnovato con il Torino allungando fina al 30 giugno 2024, ma tutti sanno che la mossa è stata propedeutica alla cessione e che a fine stagione andrà via. Ed ecco che quindi serve un sostituto e non sarà per nulla facile trovarlo. Attualmente nella rosa del Torino non c’è nessuno che ha le caratteristiche tecniche per ricoprire il ruolo, per carità Buongiorno si sta impegnando per sostituirlo quando occorre, ma è indubbiamente più idoneo a giocare sul centro sinistra in una difesa a tre. E i vari Djidji, Izzo (altro candidato a lasciare il Torino), Zima e Rodriguez sono anche meno portati a fare i centrali di Alessandro. Per cui la soluzione interna non è percorribile.

Qualche nome è stato accostato al Torino come sostituto di Bremer e il più gettonato è Mattia Caldara, attualmente al Venezia, ma il cartellino è di proprietà del Milan. Che il Torino voglia tenere un profilo bassissimo è più che comprensibile per non far schizzare verso l’alto le quotazioni, tenuto conto che dalla cessione di Bremer il club granata non vuole ricavare meno di 30 milioni di euro,  possibilmente anche di più, per cui desidera evitare di sentirsi sparare cifre alte per il sostituto. Ma detto questo, c’è troppo silenzio su chi potrebbe prendere il posto di Gleison. Il ruolo di difensore centrale è molto delicato e deve essere ricoperto da un giocatore di comprovata qualità tecnica e integrità fisica. Di certo il Torino non può prima cedere Bremer e poi trovare con chi sostituirlo. Juric dal primo giorno di ritiro dovrà avere il difensore centrale, così come dovranno esserci certezze su chi sarà il portiere titolare per evitare che la squadra faccia passi indietro sull’avere una delle difese più solide del campionato. Il Torino non può permettersi il minimo errore su chi prenderà il posto di Bremer: lo sa Juric e lo sanno anche Cairo e Vagnati. Si attente tempestivamente il nome.