Per il Torino osare con la Sampdoria deve e può essere realtà

Ventura dispone di più soluzioni per schierare con i blucerchiati una formazione che possa sviluppare la manovra offensiva mettendo le due punte nella condizione di segnare.
04.10.2013 11:27 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Per il Torino osare con la Sampdoria deve e può essere realtà
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Zero tiri in porta con la Juventus devono essere cancellati sfoderando una prestazione “offensiva” degna di questo nome con la Sampdoria, che in casa non ha, finora, mai segnato un gol e ne ha subiti sei. Qualche tifoso granata già teme, memore di esperienze passate, ma non così lontane nel tempo da finire nell’oblio, che il Torino possa “resuscitare” i blucerchiati, che per la legge dei grandi numeri prima o poi dovranno riuscire a vincere e quindi non vorrebbe che proprio domenica tornassero al successo.

 

Ventura continuerà sicuramente con il modulo che dalla fine dello scorso campionato ha adottato, il 3-5-2, che però finora ha dato risalto soprattutto a Cerci, ma che sembra penalizzare gli altri attaccanti, soprattutto Immobile che non ha ancora segnato nelle prime sei giornate di campionato. Il mister granata, a parte i lungodegenti Larrodo e Rodriguez e ancora per questo turno gli squalificati Gazzi e Barreto oltre che Gillet, a oggi dispone di tutti gli altri giocatori della rosa quindi può adottare più soluzioni per riuscire a mandare in campo una formazione che sia attenta a non subire, ma che allo stesso tempo sappia osare in attacco. D’Ambrosio, El Kaddouri, ma anche Darmian, Moretti, Bovo, Brighi, Vives, Farnerud e Bellomo sono giocatori che in prima persona possono presentarsi a tu per tu con il portiere avversario o possono mettere Cerci e Immobile o Meggiorini nella condizione di farlo. Osare in attacco vuol dire mettere almeno entrambe le due punte nella condizione di occuparsi solo ed esclusivamente della fase offensiva, in fin dei conti affrontando una squadra come la Sampdoria che è in evidente crisi difendersi con nove uomini dovrebbe essere più che sufficiente per non correre alcun rischio.

 

La Sampdoria venderà cara la pelle, ma scenderà in campo schiacciata da pressioni alquanto forti perché avrà l’obbligo di conseguire un risultato positivo, obbligo ancora maggiore visto che gioca in casa. Sia Delio Rossi sia tutti i calciatori che disputeranno la partita con il Torino saranno osservati speciali dai tifosi e dalla dirigenza che in caso di nuovo passo falso o anche solo mezzo passo falso potrebbe essere costretta a prendere l’unica decisione che, a calciomercato chiuso, si può attuare per dare una scossa: esonerare l’allenatore. Il Torino, invece, arriva alla sfida a Marassi forte di un buon inizio di campionato e con l’unico obbligo di dimostrare che grinta e determinazione fanno parte del dna della squadra e che il gruppo non scende in campo solo per difendersi, ma anche per imporre il proprio gioco attaccando, rispettando così il lapalissiano fondamento del calcio: vince chi segna un gol in più dell’avversario, quindi per vincere bisogna segnare e per farlo è inevitabile tirare la palla nella porta avversaria e più volte lo si fa maggiori sono le occasioni per riuscire a gonfiare la rete.