Padelli: “L’Europa League è un grande impegno, dobbiamo farci trovare pronti”

07.07.2014 16:47 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Padelli: “L’Europa League è un grande impegno, dobbiamo farci trovare pronti”
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Il portiere, alla sua seconda stagione in granata, è già concentrato sulla nuova stagione che sarà lunga. I nuovi compagni gli hanno fatto una buona impressione e non si sente “insidiato” da Gillet.

 

Anche se si è solo all’inizio ha notato se è cambiata qualche cosa rispetto allo scorso anno?

“E’ cambiata qualche cosa perché abbiamo cominciato prima rispetto allo scorso anno, ma questo è normale. Ci sono alcuni giocatori nuovi, però adesso questo è un periodo particolare perché ci serve per ricreare il gruppo che c’era lo scorso campionato e dobbiamo prepararci al meglio poiché la stagione sarà lunga”.

 

Che impressione le hanno fatto i nuovi compagni?

“Dal punto di vista tecnico e tattico non abbiamo ancora avuto praticamente occasione di conoscerci perché in questi giorni stiamo solo correndo, però penso che siano bravi ragazzi che si mettono a disposizione. Tutti stanno lavorando con impegno perché sanno che devono farlo poiché è chiaro a tutti fin da subito che il mister pretende molto”.

 

L’impegno dell’Europa League lo sentite già? Vi pesa?

“Pesare no perché comunque è un impegno importante e impegnativo e ci costringe a cambiare la preparazione per il campionato, ma se dovessimo riuscire a centrare l’obiettivo che è quello di entrare nella fase a gironi sarebbe un bel traguardo sia per noi sia per la società”.

 

A metà agosto Gillet finirà di scontare la squalifica, questo la metterà in competizione con lui? Si sente “insidiato” da lui?

“Come ho già detto quando sono arrivato l’anno scorso mi metto a disposizione sempre seriamente e poi, se sarà il caso, il mister deciderà di farmi giocare proverò ad arrivare il più in alto possibile. Gillet oltre ad essere un amico è anche un grande portiere quindi vedremo, c’è tempo per fare questo tipo di valutazioni, che spettano all’allenatore e alla società. C’è tanto da lavorare in modo da farsi trovare pronti”.

 

Lei è di queste parti, quindi le farà piacere essere ritornato a Bormio.

“Sì certo, mi ha fatto piacere che per il secondo anno siamo venuti a Bormio perché io abito a cento chilometri sempre in Valtellina. Mi fa piacere far conoscere sia ai torinesi sia ai miei compagni le mie zone e questo mi riempie d’orgoglio”.