Nocerina, Mingazzini: "Bianchi è sempre stato un gran lottatore"

09.02.2012 18:38 di  Raffaella Bon   vedi letture
Nocerina, Mingazzini: "Bianchi è sempre stato un gran lottatore"
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

ll centrocampista della Nocerina, Nicola Mingazzini, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Torinogranata in vista della partita di sabato con il Torino.

Alla Nocerina come stanno andando le cose?
"Sono contento, devo dire che all'inizio ero scettico perché era la mia prima esperienza al Sud, ma sta andando bene. Peccato solamente per l'infortunio che mi ha tenuto fuori. Ho scelto la Nocerina perché è una piazza calda e c'è tanta voglia di ripartire per tirarci su in classifica".

A detta degli esperti, state raccogliendo meno di quello che meritate, concordi?
"Si è vero, la classifica non rispecchia il nostro valore, esprimiamo un buon calcio, con ritmi elevati, ma purtroppo a volte qualche ingenuità individuale si paga. Ci sbilanciamo troppo in attacco e poi finiamo per prendere gol, dovremo trovare il giusto equilibrio".

La parentesi di Campilongo?
"Purtroppo lui ha pagato il fatto che Auteri era lì da due anni, la società ha voluto dare una sterzata provando a cambiare, a livello umano spiace, ma la squadra era molto attaccata ad Auteri e quindi è normale che le cose siano andate cosi".

Che partita sarà con il Toro?

"Partita tosta perchè il Toro è tra le squadre di testa, certamente è più forte grazie all'organico che ha. Noi cercheremo di fare il nostro gioco. La volontà di fare la nostra partita c'è, ma il Toro è una squadra da temere. Ha giocatori importanmti, soprattutto rapidi sulle fasce".

Il mercato ha rivoluzionato la rosa, adesso avete giocatori più esperti?

"Siamo arrivati in dieci, giocatori che hanno fatto sia la A che la B, quindi ora abbiamo le qualità per uscire fuori da questa situazione. La serie B è lunga, c'è tempo e voglia di rifarsi.

Se Bianchi ancora dovesse partire dalla panchina?

Se fosse cosi sarà positivo per noi, una buona base di partenza. E' un ottimo giocatore, lo è sempre stato, lo conosco dai tempi di Bergamo.

Come te lo ricordi?

Già lì era un giocatore con una grande voglia di lottare, il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene, si allenava anche da solo.