Nkoulou, ultima grande prestazione prima dei saluti. Tra luci e ombre
Determinante o no per la salvezza, quest'ultima, in ordine cronologico, salvezza conseguita, Nicolas Nkoulou è ai saluti col Toro. A differenza di Sirigu, di Izzo, persino del "Gallo" Belotti, lo è senza se e senza ma. Quattro anni insieme, iniziati col suo ingaggio in prestito, risalente ai primi di agosto del 2017, che portarono al riscatto, per una cifra complessiva di quattro milioni di euro, avvenuto all'inizio dell'estate successiva. Cifra, al di là della profonda crisi dell'estate 2019, riassumibile in suggestive locuzioni come "Petrachi affaire", o, soluzione dal suono decisamente più elegante ed evocativo, "Wolverhampton affaire", decisamente ammortizzata, nel complesso. Specie se paragonata all'investimento effettuato, senza fare nomi, per un altro difensore centrale come Lyanco, dimostratosi finora - lo diciamo certamente a malincuore, - un complessivo flop.
Con una media voto complessiva, in riferimento alle valutazioni di Fantagazzetta, pari a circa 6,08, Nkoulou ha toccato l'apice del proprio rendimento in maglia Toro nella seconda metà del 2018/19: pilastro centrale della difesa a tre agli ordini di Walter Mazzarri, il trentunenne camerunese, in quello specifico periodo, non ha davvero mollato un attimo l'acceleratore, offrendo in particolare, tra la fine di aprile e i primi di maggio, un trittico da urlo, risultando determinante per i sette punti su nove frutto della vittoria esterna sul Genoa, quella interna inflitta al Milan, e il pari strappato alla Juve nel derby dello Stadium. Prestazioni decisive, a dir poco, per garantire al Toro la partecipazione ai preliminari di Europa League, terminati poi con mesto esito sulle sponde anglo-portoghesi del Wolverhampton di Nuno Espirito Santo. Sullo sfondo proprio del doppio appuntamento con i "Lupi" delle Midlands occidentali, la mancata cessione, presumibilmente alla Roma, e il lasso di tempo da "separato in casa"; di lì in avanti, guide tecniche resesi sempre più precarie, spogliatoi sempre meno coesi, e un elemento di leadership, quello portato da Nkoulou, discontinuo e intermittente.
Ora, il futuro. Restano in ballo i vaghi sondaggi di Milan e Fiorentina, oltre alle ipotesi, ancora segnalate come valide da Transfermarkt.de, legate a Paris Saint-Germain, Leeds United, e Porto, oltre a possibili ritorni di fiamma per Monaco e Lione. Tutto ancora da verificare, con un addio al Toro, da svincolato, dopo quatto anni che, tutto sommato, evocheranno un tepore positivo nel cuore dei tifosi granata. Anche grazie alla prestazione offerta ieri all'Olimpico.