Nkoulou-Toro, conviene evitare il divorzio? E il valore di mercato precipita
Dimostratosi un fuoco di paglia, almeno per il momento, il possibile abboccamento col Nizza, le due potenziali pretendenti all'ingaggio di Nicolas Nkoulou sembrano decisamente lontane dall'obiettivo. Se il Bologna infatti ha appena riportato in Italia, ancora una volta via Lille, il colosso difensivo franco-maliano Adama Soumaoro, il Genoa non sembra muoversi davvero in direzione del trentenne camerunese: Musacchio, Fazio, Benatia, il ritorno di Sokratis, le priorità per il reparto arretrato, mentre è già arrivato Kevin Strootman da Marsiglia.
Possibilità di rinnovo col Toro ridotte all'osso (figuriamoci in caso di retrocessione), valore di mercato precipitato nell'ultimo anno e mezzo: da 20 a 7 milioni di euro. Vi ricordate quando le ipotesi di mercato per Nkoulou erano rappresentate da Roma, Napoli, Milan, e da club di medio-alta classifica di Premier? Sembra passata un'era geologica. Non perché il giocatore si sia magicamente impippìto, anzi; ma perché quando mancano le motivazioni, e il giusto livello di tensione psicologica si appiattisce, tramutandosi in un "vedersi vivere" pirandelliano, un allontanamento dal focus, e dal nucleo pulsante di quello che è un sodalizio giocatore-squadra-società fruttuoso per tutte le parti in causa, si rivela inevitabile, oltre che inesorabile.
In definitiva, Nkoulou e il Toro potrebbero finire per proseguire insieme, chiudendo la quarta stagione dell'ex-Lione e Marsiglia in maglia granata, per poi salutarsi a parametro zero, condizione che renderebbe lo status del difensore, considerata l'attuale assenza di pretendenti autenticamente desiderose di soddisfare le richieste economiche sue e dello stesso Toro (ma, a fronte di un interessamento concreto, si potrebbe anche finire per rinunciare a una cessione in doppia cifra, considerata la cifra - 4 milioni di euro, irrisoria rispetto alle prestazioni dell'epoca - per cui Nkoulou fu acquistato dai Les Gones, tra 2017 e 2018), decisamente più allettante. Per un prosieguo di matrimonio magari sì dettato più dalle rispettive necessità, che dal reciproco grado di convinzione e fiducia, ma che, per i granata, potrebbe tradursi in un'arma di provata esperienza, guidata da un "risveglio dei sensi" rispetto alla volontà di strappare un nuovo contratto di rilievo, altrove, probabilmente l'ultimo a lungo termine in carriera, da giocarsi nel momento più caldo della corsa alla salvezza.