Niente rinforzi in tempo utile e ciao ciao Europa

La squadra rimasta la stessa dello scorso anno quando nei play-off ha affrontato un avversario di livello equiparabile al proprio è stata sconfitta ed eliminata.
30.08.2019 06:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Niente rinforzi in tempo utile e ciao ciao Europa
© foto di Elena Rossin

Il Wolverhampton ha stroncato le velleità del Torino di accedere alla fase a gironi dell’Europa League. Velleità non perché il Torino non avesse la possibilità di arrivare a quello che era l’obiettivo o che l’ambiente granata non lo meritasse, ma per la presunzione di disputare la fase di qualificazione con una squadra ridotta quasi all’osso a causa di alcuni giocatori già precedentemente infortunati, Edera, o che sono tornati a disposizione proprio in quel lasso di tempo, Djidji e Parigini, e altri che si sono infortunati nel frattempo, Lyanco già durante il ritiro a Bormio e nel secondo turno preliminare Falque e poi anche Ansaldi nella prima partita di campionato a cavallo fra l’andata e il ritorno dei play-off. Va ricordato che alcuni calciatori hanno fatto un periodo di ferie ridotto, Belotti, Izzo, Lyanco, Millico, Lukic, Rincon e Aina, per i precedenti impegni con le rispettive Nazionali e, quindi, svolto una preparazione personale durante le vacanze e poi accelerata per mettere più minuti possibili nelle gambe ed essere a disposizione del mister e della squadra. A tutto questo si è aggiunto il caso Nkoulou che volendosene andare via, nonostante ancora due anni di contratto, nel match d’andata dei play-off con il Wolverhampton ha giocato sotto i suoi consueti standard commettendo sicuramente un errore in occasione del terzo gol di Jimenez e, infatti, dopo la partita disse all’allenatore che non c’era con la testa chiedendo di non giocare la prima di campionato con il Sassuolo e non venendo convocato per la gara di ritorno con il Wolverhampton.    

Conta poco, invece, il fatto che il Torino, per piazzamento nello scorso campionato non avrebbe potuto neppure disputare la fase di qualificazione all’Europa League e che sia stato ripescato all’ultimo a seguito delle note vicende riguardanti il Milan. Conta poco perché era arcinoto che sarebbe potuto accadere e con una strategia differente in sede di calciomercato il 4 luglio, giorno in cui il Torino si è radunato per iniziare la nuova stagione, a Mazzarri si potevano dare almeno un paio di rinforzi visto che il mercato ufficialmente aveva aperto il primo luglio e che le trattative vengono intavolate durante tutto l’anno. Non é stato così e si è visto com’è andata a finire. Che nella fase di qualificazione di solito le formazioni italiane affrontino squadre non particolarmente forti è vero e lo si è appurato con il Debreceni e lo Shakhtyor Soligorsk, ma tenuto anche conto del ranking capita di trovarne di equiparabili per qualità e forza e allora possono essere dolori com’è accaduto con il Wolverhampton, sconfitta in casa per due a tre e in Inghilterra per due a uno. Il Wolverhampton, invece, non si è fatto trovare impreparato e ha preso giocatori per rinforzare  la sua rosa, mentre il Torino no. Se non facesse troppo male al cuore sarebbe giusto dire: “Ben sta”, adeguata  punizione per aver peccato di presunzione pur sapendo che la squadra anche se cresciuta nell’arco della scorsa stagione ha avuto qualche alto e basso, qualche amnesia in alcuni frangenti in fase difensiva e non sempre ha saputo sfruttare sotto porta le occasioni da gol che creava e questo aveva fatto sì che fossero lasciati punti per strada che avrebbero pareggiato i conti con i torti arbitrali subiti.

Ormai quel che è accaduto appartiene al passato e indietro non si torna, ma la società può far tesoro di quanto accaduto non solo prendendo il secondo portiere e, come pare proprio che accadrà, Laxalt e Kamano, sperando che si rivelino i giocatori che servono, ma anche che si aggiunga un elemento in difesa se Nkoulou non tornerà sui suoi passi. Nkoulou  dovrà chiedere scusa, ma anche tornare ad essere in campo il giocatore che tutti apprezzavano. Non dovesse accadere allora tanto vale cederlo al miglior offerente e trovare nei prossimi quattro giorni di mercato (chiude il 2 settembre alle ore 20) un sostituto valido. Si è visto che Bremer e Bonifazi hanno la stoffa per diventare buoni giocatori, ma al momento data la loro giovane età sono acerbi e purtroppo Lyanco, tra l’altro giovane anche lui, ha già avuto più infortuni che lo hanno tenuto anche molti mesi in infermeria. Rimpianti non ci devono essere, bastano e avanzano quelli per la mancata qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League.