Nel Torino continua l’emergenza in difesa e va arginato il numero di gol subiti
Carlão, Castan e Rossettini ancora ieri hanno svolto lavoro personalizzato per superare i problemi fisici che li affliggono. Carlão preso come rinforzo il dieci gennaio scorso in allenamento sedici giorni dopo, senza mai essere stato utilizzato in partite ufficiali, cadendo a terra si era procurato una distorsione al gomito sinistro e non è ancora guarito. Castan quarantacinque giorni fa finito l’allenamento aveva accusato un dolore ai muscoli flessori della coscia sinistra e tre giorni dopo gli accertamenti diagnostici avevano evidenziato una sofferenza al muscolo bicipite femorale della coscia ed è ancora alle prese con questo problema. Rossettini durante la partita con l’Atalanta, era il trenta gennaio, aveva subito una botta alla caviglia destra e l’otto febbraio un consulto specialistico aveva stabilito che la sofferenza alla caviglia era ancora presente e che il giocatore avrebbe dovuto svolgere lavoro personalizzato per altri sette-dieci giorni, ma da allora di giorni ne sono passati sedici e il difensore continua a non essere arruolabile. Per fortuna che nel frattempo Avelar e Molinaro sono tornati a disposizione di Mihajlovic dopo i lunghi infortuni che li avevano forzatamente costretti a non poter giocare, che Zappacosta ha superato la minima lesione al retto femorale della coscia destra che lo aveva messo fuori uso dal ventitré gennaio fino al nove febbraio e che Ajeti non ha patio più di tanto il problema al polpaccio insorto dopo la gara con il Pescara. Contro la Fiorentina, quindi, lunedì sera ci sarà ancora emergenza in difesa soprattutto per quel che riguarda i centrali, infatti, gli unici due di ruolo che stanno bene sono Ajeti e Moretti e in alternativa Mihajlovic potrà utilizzare il terzino destro De Silvestri come ha fatto nello scorso match con la Roma.
Alle problematiche legate agli infortuni si somma un problema che è anche maggiore e che affligge il Torino da inizio stagione: subire troppi gol. Finora il bilancio è di quaranta in venticinque partite, dato che colloca i granata insieme al Genoa ad avere la settima peggior difesa del torneo. Oltretutto rispetto al girone d’andata nelle prime sei gare c’è stato un incremento negativo di ben sei gol in più subiti, sette contro gli attuali tredici. Gli infortuni dei difensori hanno sicuramente pesato, ma essendo atavico il problema assume una connotazione ancora più inquietante. Lunedì sera la partita con la Fiorentina sarà difficile, anche perché gli avversari vengono dall’eliminazione dall’Europa League da parte del Borussia Mönchengladbach. Tutto questo dopo che i viola avevano vinto in Germania la gara d’andata per uno a zero e ieri sera erano andati in vantaggio di due gol, poi, però, si sono fatti rimontare chiudendo la gara sul due a quattro e scatenando le proteste dei propri tifosi, già delusi per l’andamento della squadra in campionato; l’ottavo posto attuale e l’eliminazione dalla Coppa Italia non fanno presagire nulla di buono sull’obiettivo stagionale di qualificarsi almeno per l’Europa League. Il Torino ha bisogno al più presto di ritrovarsi perché i malumori striscianti dentro e fuori la squadra rischiano di destabilizzare ancora di più e di rendere questa stagione ancora più deludente in rapporto agli inizi decisamente positivi e molto ben promettenti, alla luce attuale purtroppo illusori. Mihajlovic deve arrangiarsi come può per far fronte alle difficoltà causate dagli infortuni e soprattutto deve migliorare la fase difensiva a prescindere dalla bravura o meno dei difensori di cui dispone.