Nel giorno di Ilic il Toro a Empoli gioca anche per l’Europa, ma può perdere Lukic e aspetta un centravanti
Oggi è un giorno importante per il Torino perché l’arrivo di Ilic, farà le visite mediche e poi firmerà il contratto, mette a disposizione di Juric un giocatore che voleva, il centrocampista di piede sinistro, mentre lui e la squadra sono a Empoli per dare continuità alla vittoria con la Fiorentina e tenersi in quella zona della classifica che permette di lottare per un posto in Europa in attesa di sapere che cosa farà l’Udinese, che è al settimo posto e davanti di due punti, lunedì sera contro il Verona. L’Hellas che guarda caso e l’ex squadra allenata da Juric, che ha venduto Ilic al Torino e che sta lottando per salvarsi. Ilic non è arrivato in tempo per la gara di oggi pomeriggio, ma lo è per quella dei quarti di Coppa Italia mercoledì alle 18 con la Fiorentina, squadra che i granata hanno battuto sette giorni fa in campionato.
Sarebbe un giorno perfetto se prima della partita arrivasse l’annuncio che Lukic, giocatore ritenuto da Juric importante “è fortissimo perché abbina le due fasi: sia il gioco sia gli inserimenti e fa gol. E’ diventato tosto e intelligente”, fosse tolto dal mercato in modo da poter restare fino all’estate e poi si vedrà e in contemporanea il club granata si adoperasse per prendere un centravanti che garantisca quei gol che finora sono mancati. Diciamo otto in campionato, se poi fossero di più ben vengano, e qualcuno in Coppa Italia, nel caso il Torino approdasse in semifinale.
Sarebbe chiedere troppo? No, perché vorrebbe dire che il Torino sta facendo quello che Juric da tempo sta ripetendo e che ha detto anche ieri in conferenza stampa: "Noi non guardiamo all’Europa, non siamo costruiti per l'Europa. Non so quante volte devo dirlo e non ci siamo neanche vicini come concetto e per quello che bisogna fare per esser una squadra della quale si dica si può. Poi non rinunciamo a niente e andiamo a fare partire sempre al massimo. Ma noi non abbiamo questa ossessione. Quando si faranno le cose in un modo diverso allora mi presenterò e dirò che quest’anno voglio puntare all’Europa. Questo è il mio concetto. Comunicazione diversa? Noi siamo sempre gli stessi, consapevoli di ciò che siamo e che possiamo andare a San Siro e fare grandi cose, ma anche perdere contro lo Spezia perché se non siamo al 100% non siamo competitivi, come si è visto. Ma sappiamo anche che se giochiamo contro una squadra come la Fiorentina, che come ho visto l’altro giorno ha un potenziale immenso per i cambi e per i giocatori che ha, possiamo competere e batterli. Per questo non rinunciamo a niente, ma non abbiamo questa ossessione e se perdiamo con lo Spezia siamo depressi e se poi si vince allora si guarda in avanti: andiamo per la nostra strada migliorando le cose, cercando di fare il massimo e vedremo dove potremo arrivare". E Jurc ha anche detto: “La mia idea è non solo sostituire chi va via perché poi i nuovi bisogna sperare di riuscire a portarli al livello di chi c’era prima, ma magari aggiungere qualcuno a quelli che io ritengo siano forti. Allora si può tornare alla domanda sull’Europa e mi prendo la responsabilità perché c’è lo zoccolo duro e poi la società non solo sostituisce Bremer con Schuurs, ma immette altra gente che consideriamo più forte e allora l’allenatore risponde con il suo lavoro e mi si possono mettere in bocca anche altri obiettivi, ma in questo momento noi non siamo in questa situazione. Siamo al punto che stiamo sistemando le cose, sono giusti il bilancio e la società che non ha problemi, ma, secondo me, non abbiamo ancora fatto l’altro passo per ottenere qualche cosa di più”.
Ecco l’arrivo di Ilic se abbinato al non cedere Lukic e a prendere un centravanti sarebbe proprio imboccare la direzione per fare l’altro passo per ottenere qualche cosa di più.