Natalino Fossati: "Il Toro si gioca la A nelle partite in casa"

22.04.2012 08:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Tuttomercatoweb.com
Natalino Fossati: "Il Toro si gioca la A nelle partite in casa"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Abbiamo intervistato in esclusiva Natalino Fossati, terzino del Torino dal 1964 al 1974, e con lui parlato della squadra granata. Le avversarie stanno giocando per il Torino. Ogbonna e Bianchi devono rimanere in serie A. Dei tifosi del Toro si può parlare solo in positivo. Per il 4 maggio il Torino dovrebbe aver ipotecato la serie A.

Il pareggio con il Bari vale più del punto conquistato alla luce delle sconfitte di Verona e Sassuolo.
“Tutti stanno giocando per il Torino e il punto di ieri è valso il primo posto in classifica. Ormai la promozione il Torino se la gioca in casa con la Reggina e poi con il Sassuolo il quindici maggio, a quel punto i giochi dovrebbero essere fatti. Ha ragione Fascetti quando afferma che l’organico del Toro è quello di due squadre e se non ci saranno infortuni è chiaro che saranno le altre squadre a dover faticare, basta pensare che il Padova era una delle formazioni favorite all’inizio e  adesso rischia di uscire dai playoff”.

La prossima partita sarà con la Reggina che ieri ha vinto quattro a zero con la Nocerina.
“I calabresi avranno giocato sulla spinta del ritorno di Breda che li aveva allenati da inizio stagione, prima di essere sostituito da Gregucci che a sua volta è stato esonerato, credo che verranno a Torino facendo i conti per i playoff. Però penso che alla fine sarà la Sampdoria ad arrivare a disputare l’ultimo posto utile per la serie A, questo per le squadre che dovranno affrontarla sarà il terzo incomodo, anche se i blucerchiati si sono svegliati tardi, però hanno un organico di qualità e l’appoggio del pubblico che alla lunga conta”.

I tifosi saranno fondamentali anche per il Toro.
“I tifosi del Toro ci sono sempre e lo hanno dimostrato, del pubblico granata si può parlare solo in positivo basta pensare che ieri a vedere la Primavera di Asta, vittoriosa sul Modena tre a zero, c’erano tantissimi tifosi. Si dice che il pubblico faccia il dodicesimo, ma io dico che quello del Toro fa molto di più, perché il tifoso granata ne ha sopportate anche troppe e ne ha viste di tutti i colori ed è giusto che adesso che c’è un momento di positività della squadra stia in prima fila”.

Tornando a parlare della squadra come la vede in prospettiva?
“In questo momento deve pensare solo a conquistare l’accesso alla serie A e poi in futuro dovrà essere costruita una squadra per rimanerci. Ed è anche quello che si augurano tutti i tifosi. Secondo me, Ogbonna e Bianchi sono i due giocatori che dovrebbero rimanere, poi bisogna vedere come ragioneranno il presidente e chi deve formare la squadra e le possibilità che avranno per migliorare il Torino per la serie A. Certamente non si può pensare di fare un campionato uguale a questo il prossimo anno nella massima divisione, serviranno giocatori per il futuro”.

Fra pochi giorni sarà il 4 maggio e per quella data forse non matematicamente, ma quasi, il Torino potrebbe essere promosso, questo sarebbe il miglior modo per onorare i caduti di Superga.
“Per quella data dovrebbe essere ipotecata la serie A avendo giocato con Reggina, Crotone e Livorno. La ricorrenza del 4 maggio è un fatto storico del Grande Torino e la promozione in A è una delle tante soddisfazioni che possono avere i tifosi e in quel giorno sarebbe l’ideale. Le partite sono sempre di meno e ce ne sono due da recuperare e la classifica parla chiaro, a questo punto è il Torino che può farsi del male da solo, non si tratta di un discorso per farsi delle illusioni, ma della realtà. Auguro a tutti i tifosi del Toro di avere e di riavere delle soddisfazioni, visto e considerato quello che stanno facendo i “cugini” dall’altra parte”.