Mondonico"Grande soddisfazione incontrare il Torino"

13.02.2010 11:24 di  Raffaella Bon   vedi letture
Mondonico"Grande soddisfazione incontrare il Torino"
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© foto di Federico de Luca

E' il giorno dei ricordi oggi per Emiliano Mondonico. Il tecnico dell'Albinoleffe ritrova, da avversario, quel Torino con il quale ha giocato da calciatore e sulla cui panchina si è seduto per ben due periodi.

Cosa prova a reincontrare il Torino?
"Per me sarà una grande soddisfazione veder arrivare il Torino, poi magari quando scenderò dal pullman non conoscerò nessuno dei nuovi accompagnatori e dirigenti. Il pensiero che arrivi il Torino, però, è una cosa che mi fa molto piacere, per me è stata una tappa importante del mio passato. Qualche giocatore che conosco, comunque, c'è: Leon l'ho avuto a Firenze, Antonelli a Cosenza e Salgado".

Sul campo, però, ci sarà solo l'Albinoleffe?
"Chiaro, si cercherà di vincere la partita. Il Torino non è un avversario o un rivale, ma un amico con cui si giocherà comunque per vincere".

Come si spiega l'andamento di quest'anno del Torino?
"Abbiamo entrambe trentadue punti, ma per noi sono il massimo e per loro è il minimo. Questa è la grande differenza tra le due squadre e noi in campo cercheremo ancora di non metterla in evidenza. C'è stato questo grande cambiamento che ci porta ad affrontare un Torino diverso da quello che era, sono arrivati giocatori di serie inferiore che sicuramente portano se non altro entusiasmo. Non penso nemmeno che le colpe siano di chi è andato via, sono situazioni che capitano e con cui bisogna convivere".

Cosa ne pensa di questo 'spezzatino' che partirà da oggi e durerà tre settimane?
"Meno male che nonostante i pochi canali ci fanno vedere tutti e tutti abbiamo la possibilità di metterci in evidenza. Ormai la televisione è un nostro compagno di viaggio, i palinsesti sono questi e non dimentichiamo che la televisione è un grande incentivo per il calcio".

Chi toglierebbe oggi al Torino?
"Diciamo che vorrei vedere più giocatori fra quelli che conoscevo. Più che togliere vorrei aggiungere qualche personaggio che mi ricordi il mio Torino".

Leon quest'anno non ha avuto grande fortuna
"E' un giocatore importante. Io l'ho avuto a Firenze, in un'annata non semplice, ma è un giocatore di grandi qualità. Non per niente le squadre in cui è stato han vinto gli ultimi campionati, è un giocatore a cui prestare grande attenzione. Rivedrò sia lui che Antonelli con grande piacere".

Come vede attualmente il suo Albinoleffe?
"Ad Ancona abbiamo fatto una grande gara, la voglia di vincere alla fine ci ha fatto perdere le nostre prerogative. Diciamo che abbiamo perso contro una squadra che ha fato catenaccio e contropiede, questa è la mia rabbia. Loro comunque sono stati bravi a mettere in campo lo spirito che dovrebbero mettere tutte le squadre".

Se il Torino pensa ai playoff ci pensate anche voi visto che siete pari in classifica?
"Noi pensiamo ai cinquanta punti, mai come quest'anno è importante salvarsi per il discorso dei contributi che l'anno prossimo saranno dati a chi rimane. Retrocedere sarebbe veramente la fine e perciò si gioca per la sopravvivenza, a differenza di altri che magari possono giocare per i trionfi".

Mai come quest'anno la B è combattuta e le distanze fra le squadre sono ridotte, secondo lei perché?
"C'è un certo livellamento e questa mentalità battagliera. Le squadre in difficoltà danno il meglio, vedi il Gallipoli che in mezzo a mille difficoltà trova il meglio. Motivazioni e approccio alla gara sono diventati molto più importanti di schemi e moduli. Come sempre, a vincere le partite, sono gli uomini ed i moduli, in questo campionato ne abbiamo la riprova".

L'Albinoleffe sta progettando il futuro e, oltre a questo, anche un centro sportivo da far invidia a club di serie A
"C'è un presidente lungimirante e bravissimo nella sua programmazione. Conosce il calcio e quello che fa lo fa in funzione del futuro dell'Albinoleffe. Ecco perché è importante salvarsi".

Questa settimana sono arrivati altri due esoneri, cosa ne pensa di questa situazione?
"Meno male così lavorano tutti quanti (ride ndr). Questa categoria è una tra le più bistrattate e mi auguro che i colleghi esonerati, come altri nella massima serie, abbiano un contratto abbastanza oneroso così da non aver nulla da rimpiangere".

Il suo obiettivo?
"Cinquanta punti per quanto riguarda l'Albinoleffe".

Un ritorno al Torino in futuro?
"Ho allenato situazioni abbastanza difficili ultimamente: la Cremonese sull'orlo del fallimento e proprio l'Albinoleffe a rischio retrocessione. Ecco perché mi auguro che il Torino non abbia bisogno di me, vorrebbe dire che non si trovano in situazioni abbastanza difficili e questo ad un amico non si augura mai".