Milinkovic-Savic con la Juventus ha da farsi perdonare le due uscite a vuoto dell’andata e non solo

09.04.2024 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vanja Milinkovic-Savic
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Vanja Milinkovic-Savic
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Nel derby di sabato Vanja Milinkovic-Savic ha molto da farsi perdonare perché le due uscite a vuoto dell’andata gridano ancora vendetta e non solo in quelle due occasioni aveva fatto male. Weah aveva dato in profondità a Kean che con il destro aveva mandato sotto la traversa, per sua fortuna era in fuorigioco e il gol fu annullato (5’). Su sviluppo da calcio d’angolo era uscito a vuoto, Kean aveva tentato la rovesciata, ma Rodriguez aveva salvato sulla linea di porta e poi Gatti aveva mandato in rete il pallone, ma l’assistente aveva segnalato il fuorigioco però a seguito del check del Var il gol era stato convalidato (51’). Sull’angolo battuto da Kostic, uscì di nuovo male e Milik, staccando alla perfezione, ne approfittò per segnare il gol del raddoppio bianconero (62’). Gatti lo aveva anticipato, ma per sua immensa fortuna non inquadrò lo specchio della porta (68’). Uniche note positive di quella partita quando sul cross di Kostic, con Milik che aveva schiacciato di testa, era riuscito ad alzare sopra la traversa mettendo in mostra un buon riflesso (61’). Sul cross dal fondo di Kostic era stato nuovamente un po’ incerto, ma alla fine riuscì a cavarsela (74’). Con i pugni aveva respinto il tiro di Milik, servito da Danilo (87).  

A 27 anni Vanja dovrebbe essere nel pieno della maturità calcistica e invece, pur essendo migliorato come dimostrano alcune parate importanti e nel complesso una maggiore attenzione, ha ancora dei limiti che non garantiscono una totale affidabilità. Le 15 partite su 31 in questo campionato senza subire gol, meglio di lui ha fatto solo Sommer dell’Inter che si appresta a diventare campione d’Italia, dovrebbero fare di lui un portiere di primo livello così come il fatto che il Torino in queste ultime tre stagioni è sempre stato una delle squadre che ha subito meno gol in Serie A (nei due campionati precedenti è stata la 5ª e in questo è la 4ª), ma il giudizio su di lui non è così positivo come dovrebbe esserlo con questi dati, anche perché nella stessa partita è capace di stupire sia in positivo sia in negativo. La solidità difensiva del Torino è dovuta molto all’affidabilità dei difensori e anche al lavoro che fa tutta la squadra in fase difensiva e infatti quando qualche compagno sbaglia più di una volta sui non riesce a rimediare e finisce per subire gol.

Da quando è il portiere titolare del Torino, stagione 2021-2022, in cinque derby ha difeso la porta granata perdendone quattro e pareggiandone uno, il 18 febbraio 2022 con lui molto incerto sul colpo di testa di de Light arrivato dopo l’angolo battuto da Cuadrado che sbloccò il risultato al 13esimo ed essendo alto 202 centimetri doveva arrivare sul cross ordinaria amministrazione invece le due respinte di pugno sui tiri di Dybala e Cusdrado, e incassando complessivamente 9 gol. Per la verità non sempre le reti subite dal Torino sono dipese da sue responsabilità, anzi in un paio di derby ha evitato passivi peggiori: in quello del 2 ottobre 2021 sul gol di Locatelli non ha potuto fare molto, mentre è stato provvidenziale sul colpo di testa ravvicinato di Alex Sandro e in quello del sul mancino di Cuadrado e in quello del 15 ottobre 2022 incolpevole in occasione della rete di Vlahovic e si è superato ai tre tiri in sequenza di Vlahovic, Locatelli e Rabiot e poi ancora nei due di Locatelli e Vlahovic. Il 28 febbraio 2023 sui quattro gol subiti, ma non ha grandi responsabilità, magari però avrebbe potuto fare qualcosina in più in occasione delle reti di Bremer e Rabiot, ma non più di tanto. Sulla palla messa in mezzo da Kostic, Vlahovic e Rabiot non ci sono arrivati, per l’intervento di Djidji, ma poi la sfera è giunta a Cuadrado che con un diagonale teso, di prima intenzione e complice una deviazione di Rodriguez, ha insaccato: impossibile per lui evitare di subire gol. Sul calcio d’angolo battuto da Di Maria, Danilo è saltato bene e di testa ha indirizzato sul palo e poi la palla è entrata in porta prima che riuscisse a farla uscire. Ancora su sviluppo da calcio d’angolo, Chiesa, non contrastato velocemente da Radonjic, ha messo in mezzo dove Bremer in mezzo a Schuurs e Djidji indisturbato ha staccato insaccando. Dalla trequarti Kostic ha battuto la punizione indirizzandola in mezzo all’area e Rabiot, sbucando alle spalle di Ilic sul filo del fuorigioco, ha fatto gol. Bene invece quando Vlahovic di sinistro da fuori area aveva concluso troppo centralmente e lui ha bloccato in due tempi, la prima volta il pallone gli era sfuggito, ma prontamente si è girato e lo ha afferrato. Così così quando eludendo i suoi difensori Vlahovic gli si è presentato a tu per tu con lui e ha centrato la traversa, non era facile ma nell’uscire poteva essere più efficace.  

Il Torino non batte la Juventus dal 26 aprile 2015 molto prima dell’arrivo in granata di Milinkovic-Savic, ma adesso è giunta l’occasione che Vanja possa rendersi protagonista in positivo proprio in un derby mantenendo la sua porta inviolata ripagando così la società e Juric che lo hanno sempre difeso e gli hanno dato fiducia e dando ragione a quella parte di tifosi che comunque lo sostengono pure quando gli altri lo fischiano.