Mihajlovic: "Quando avremo sempre lo spirito che è nel DNA del Toro, non farò più il sergente di ferro"
Mister Sinisa Mihajlovic ha presentato la sfida di domani del Sant’Elia: “Il Cagliari è la squadra che concede di più agli avversari, come indice di pericolosità. Hanno subito tanti gol come noi, quindi sarà una bella partita ricca di gol, finirà 7 a 6! (ride n.d.r.). Non saranno contenti loro due (indica i difensori seduti di fianco). Importante per questo finale è prendere la rincorsa per la prossima stagione. Vedere il Toro con lo stesso spirito sia in casa che fuori. Questo è il nostro obiettivo, perché la classifica per quest’anno non potrà cambiare molto. Questa gara è per me importantissima perché desidero vedere lo stesso spirito visto con Inter e Udinese. L’anno prossimo non vogliamo è possiamo ricominciare da capo, ma aggiungere qualcosa per fare meglio. Il risultato andrà in secondo piano se la squadra darà tutto merita rispetto. Non voglio fare il sergente di ferro: quando il Toro avrà un DNA ben preciso in casa e in trasferta non mi sentirete più parlare di partite da mezze seghe. Se si scende in campo dando più intensità, grinta e voglia di vincere dell’avversario alla fine fai la differenza. Ed è quello che voglio vedere domani a Cagliari.
Moretti? Io credo che nessuno ti regali mai nulla. Se ha prolungato il contratto è per meriti acquisiti. Si è sempre fatto trovare pronto, è sempre positivo, si allena sempre bene e dà ai compagni i consigli giusti. Credo che ogni allenatore vorrebbe un giocatore così, un esempio per tutti gli altri.
Carlao giocherà domani? Avrei voluto farlo esordire già prima, ma si è fatto male due volte. Adesso anticipiamo i tempi, lo faremo esordire domani, così non può farsi ancora male. Anche se non è la sede giusta per dirlo, tagliamo la testa al Toro (ride n.d.r.). non è ancora sicuro il suo esordio, ma sta bene. Se non sarà domani, sarà la prossima gara. Perché è un giocatore esperto, ma voglio vederlo per capire quanto potrà darmi la prossima stagione. Io resto convinto che farà bene.
Domani cambia il modulo? È un’opzione che ho in mente, ma è presto ancora per provarla. Sicuramente da qui a fine campionato vedremo il 4-3-1-2, per sfruttare Ljajic in quella posizione e vedere Maxi Lopez e Boyè. Domani magari la useremo a partita in corso, non lo so ancora. Adem dà il meglio di sé giocando in una zona centrale, ma ha delle caratteristiche per fare bene anche sugli esterni, dove forse ha meno continuità. Lui deve stare nel vivo del gioco, più palloni tocca meglio è”.
Situazione infortunati: “Iago sta meglio. Questa botta al fianco presa contro l’Udinese è smaltita, si è allenato regolarmente e sarà disponibile. Obi invece non recupera, dovremo vedere se riuscirà a rientrare nel finale di stagione”.
Su Iturbe: “Non pensiamo alla prossima stagione, gli darò la possibilità di giocare e poi vedremo se trattenerlo o meno. I conti si fanno alla fine”.
Su Benassi: “Lui per me è un titolare. Come altri. Acquah è stato fuori per mesi, poi è rientrato e ha fatto bene. Marco si allena bene ed è in forma, anche se in questo momento vedo più avvantaggiato Acquah. Nelle prossime gare potrà cambiare la situazione, ma l’importante è che chi sta fuori continui ad allenarsi bene”.
“Belotti piace a tutti, per un semplice motivo: per esempio nella partita con l’Udinese, mi è piaciuto che non ha perso tempo a festeggiare il suo gol, ma lo spirito di recuperare il pallone dentro la porta per velocizzare la ripresa del gioco e fare il 3 a 2. Questo suo atteggiamento dà la carica anche a tutti gli altri, per questo credo sia apprezzato non solo dai tifosi del Toro, ma da tutti quelli che amano il calcio. Lui è un calciatore d’altri tempi, credo vorrebbe restare. Questo però dipenderà da molti fattori, io non so dirlo. Sicuramente lui sta bene qua e spero resti finché ci sarò io. Il Presidente comunque si è già espresso in questo senso, se poi arriverà l’offerta che copre la clausola, non potrà trattenerlo”.
Alex Bembi