Mediana da inventare: senza Pobega e Mandragora, Juric pensa a Rincon

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Gli esperimenti cominceranno oggi e proseguiranno per tutta la settimana, Ivan Juric deve inventarsi la mediana. Rolando Mandragora è out, il suo rientro è previsto dopo la sosta: il centrocampista si è fatto male durante la trasferta di Napoli dello scorso 17 ottobre ed è stato costretto ad operarsi al menisco. Così, l’allenatore aveva trovato un equilibrio, puntando forte su Sasa Lukic e Tommaso Pobega. E i risultati, almeno per il momento, sono stati positivi: il serbo sta diventando un intoccabile di Juric e sta crescendo nel ruolo, il giocatore di proprietà del Milan ha messo in fila una serie di prestazioni da applausi. Sabato a La Spezia, però, il classe 1999 non ci sarà per squalifica, contro la Sampdoria infatti ha ricevuto il quinto cartellino giallo del campionato e dovrà saltare un turno. Il ritorno di Pobega al Picco, dunque, è rinviato, e il centrocampista non vivrà la sua prima gara da ex in Liguria. E per Juric, adesso, cominciano le prove della nuova mediana.

Ipotesi Rincon – La prima soluzione, e la più naturale, è rappresentata da Tomàs Rincon. Intoccabile fino all’approdo del tecnico croato, il venezuelano è retrocesso nelle gerarchie e, se nelle passate stagioni arrivava al termine del campionato con uno dei minutaggi più alti, oggi è fermo a quota 85 in totale suddivisi in cinque scampoli. Contro lo Spezia può arrivare la sua grande occasione, anche perché serviranno i suoi muscoli per non andare in difficoltà nella zona nevralgica del campo. Ma l’ultima volta in cui Juric fu in emergenza in mediana, l’indiziato numero uno fu Ben Kone: a Napoli, quando si fece male Mandragora, il tecnico puntò sul canterano granata. E il classe 2000, nonostante la grave ingenuità sul rigore procurato, diede risposte interessanti. “Deve ancora crescere molto, ma si applica” ripete spesso Juric quando viene incalzato sul tema. Al momento sembra partire dietro a Rincon, ma Kone ci proverà: avrà tempo fino a sabato per mettere in difficoltà il suo allenatore nelle scelte