Mazzarri: “Lavorare, essere al top e non pensare ad altro. Zaza ha scalato posizioni”

08.03.2019 20:24 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita di domenica pomeriggio con il Frosinone. Ecco che cosa ha detto:

Che tipo di avversario è il Frosinone?

“Sembra che io dica sempre le stesse cose. Quando ho parlato prima del Chievo dissi quali erano le difficoltà e poi in campo si è visto com’è andata. Il Frosinone da quando c’è Baroni ha messo in difficoltà tutti, ha vinto con la Sampdoria e pareggiato con il Genoa e ha perso alcune partite pur non meritandolo o all’ultimo. Lo stadio è molto caldo poiché le tribune sono vicine, quindi, ci sarà anche il fattore ambientale. Noi dovremo essere al top per fare risultato perché all’andata abbiamo rischiato di pareggiare e il Frosinone è migliorato da allora. Dobbiamo fare meglio che con il Chievo

C’era scetticismo sul fatto che la rosa potesse essere corta, ma i risultati le stanno dando ragione.

“Come ho già detto, credo che se bisogna migliorare serve un rinforzo vero, non serve prendere qualcuno tanto per farlo e si perde tempo ad inserire nel gruppo giocatori che, magari, poi non giocano. A gennaio sono state fatte una serie di considerazioni e non c’erano occasioni utili a migliorare l’undici base. Quindi si è restati come eravamo e abbiamo solo sfoltito mandando in prestito chi giocava per farlo giocare di più di quanto avrebbe fatto da noi. Poi quando torneranno li valuteremo”

Quali sono le insidie di questa partita?

“Rispetto il Frosinone, ho avuto Maiello e Ciano che ha fatto sette gol e ha un sinistro pazzesco. Se vi ricordate all’andata ci hanno messo in difficoltà e sul due a zero per noi siamo andati sul due a due e se non avessimo fatto un bellissimo gol con Berenguer  avremmo pareggiato in casa. Addirittura il Frosinone è migliorato e sta giocando meglio e ha preso sicurezza. E’ una squadra che ha dei valori di un certo tipo altrimenti non avrebbe vinto contro la Sampdoria a Marassi oppure non avrebbe fatto un risultato importante con la Fiorentina meritando il pareggiando.  Grande rispetto per il Frosinone e noi dobbiamo essere al top da tutti i punti di vista, forse dobbiamo essere ancora meglio che con il Chievo perché abbiamo sofferto tanto e non siamo stati solidi, lucidi in modo di aggredire l’avversario e fare il nostro gioco nel modo migliore. Non devo aggiungere altro”.  

Com’è stata la settimana di lavoro? La vittoria con il Chievo ha esaltato un po’ troppo i giocatori?

“Non voglio rischiare di sbagliarmi dando per scontata la maturità del gruppo e allora ho rotto tanto le scatole per evitare il rischio che si sottovalutasse l’avversario dopo una vittoria con una prestazione che non mi era piaciuta. Dico sempre la verità ai ragazzi, quindi, lo dico quando si vince e non si merita perché alla fine con il Chievo si è meritato di vincere, ma si poteva fare molto meglio. In settimana si è lavorato su quest’aspetto per cercare di fare una prestazione migliore e per vincere”.

Ci sarà qualche cambiamento nella formazione?

“Come sempre provate a farmi dire la formazione, ma oggi è venerdì e domani ci sarà l’ultimo allenamento e poi deciderò la formazione, ma può darsi che qualche cambiamento ci sarà. Non voglio dare vantaggi agli avversari”.

Zaza ha fatto bene con il Chievo giocherà?

“A Verona contro il Chievo entrò e segnò e la volta successiva con il Frosinone ha giocato, ma l’ho fatto giocare diverse volte, quindi, domenica potrebbe anche rigiocare. Quando la squadra vince e fa bene tengo in considerazione chi ha giocato. Zaza ha scalato delle posizioni importanti e quando serve gioca. Chi dimostra di fare bene gioca di nuovo e questo vale per tutti”.

Come stanno Lukic e Ola Aina?

“Lukic, purtroppo, si è fatto male ieri e oggi ha fatto l’ecografia. Aina è tornato ad allenarsi con noi. Domani li valuterò tutti e due, vedremo.”.

Dopo i risultati positivi ha guardato la classifica?

“Non guardo la classifica. Noi dobbiamo giocare sempre sperando di conquistare i tre punti e poi alla fine si tireranno le somme. Ho sempre ragionato così e non cambio. Mi sembra che la squadra stia dando segnali di continuità maggiore rispetto al passato e bisogna continuare così. Lavoriamo su tutti gli aspetti di cui ho parlato, magari i ragazzi la classifica la guardano e poi affrontando una squadra in fondo alla classifica a livello inconscio non rendono. E’ su questo che devo stare attento. Non guardare la classifica non significa non essere ambiziosi, anzi”.

Quali altre impressioni si è fatto su Singo?

“Le prime impressioni sono ottime. Adesso credo che sia il caso che giochi qualche partita in Primavera e non solo che si alleni. In prima squadra Djidji è tornato e numericamente siamo a posto”.

Pensate ai record che avete raggiunto e che potrete migliorare?

“Faccio gli scongiuri e faccio in modo che i giocatori non ne parlino. In allenamento bisogna fare il massimo, stare attenti alla vita privata e all'alimentazione e poi in partita si vede. Ho notato che i giocatori mi seguono, ci si allena al massimo e si spera di essere ripagati in partita”.

Rincon ormai è un leader?

“Per il rendimento di quest’anno direi di sì, ma non è l’unico, anche Moretti e Sirigu lo sono. Dal punto di vista della personalità molti giocatori sono migliorati”.

Iago Falque come sta?

“Sta bene. Per quel che riguarda le scelte ripeto che le farò domani e poi domenica vedrete”.

E’ arrivato il momento della coppia Belotti-Zaza che può sfoderare colpi utili?

“Nel calcio non contano tanto i colpi dei singoli, ma il gioco di squadra. Il gruppo sta capendo che le partite si giocano in quattordici, sarebbe utile persino un quarto cambio, e che anche chi entra può essere importante. Conta prima di tutto essere organizzati, equilibrati e avere un buon gioco di squadra. C’è anche Falque e alla fine contano i punti e le vittorie. Se in una partita segnano Belotti, Zaza e Falque, ma perdiamo 4-3 non va bene. I colpi del singoli ben vengono, ma solo nel contesto della squadra”

Da chi si aspetta ulteriori miglioramenti, magari da Meïté?

“Dalla squadra, io penso sempre prima alla squadra che ai singoli giocatori. I tifosi ora sono contenti perché la squadra vince spesso. E’ successo che senza Meïté, Baselli, Zaza e Falque o altri la squadra facesse bene lo stesso. Da questo punto di vista non c’è un giocatore che mi accende particolarmente la fantasia perché l’importante è che la rosa sia omogenea, che tutti siano motivati e ci aiutano a vincere il più possibile”.