Mazzarri ha le idee chiare sulla rosa del Torino, ma sarà accontentato?
Fra ventisei giorni inizierà ufficialmente il calciomercato, infatti, la Figc ha reso note le date nelle quali si potranno depositare i contrati dei calciatori: da domenica primo luglio a venerdì diciassette agosto alle ore venti per la sessione estiva, mentre per quella invernale da giovedì tre a venerdì diciotto gennaio 2019. Da tempo, però, dirigenti delle società, agenti di calciatori e intermediari vari sono all’opera per sondare, intavolare e magari anche concludere affari che il campo dirà quanto saranno reali o solo sulla carta per le squadre.
Mazzarri le indicazioni su come vorrebbe la rosa per il prossimo anno le ha date. Modulo base il 3-5-2 con le variabili 3-4-3, 3-4-1-2 e 3-4-2-1 da adottarsi o a partita in corso oppure a seconda dell’avversario da affrontare e della condizione dei suoi. Vuole che l’undici sia rinforzato, “Bisognerà rinforzare i primi undici rispetto a quest’anno”. Un numero giusto di giocatori poiché il Torino disputerà il campionato e la Coppa Italia e che tutti siano convinti di stare al Torino e di conseguenza diano sempre il massimo impegno, “Voglio giocatori funzionali e coinvolti che diano sempre il cento per cento in modo da non dover mandare in campo chi è solo al sessanta-settanta per cento perché non ha giocato per alcune partite. E’ per questo che voglio una rosa con un numero non eccessivo di giocatori, ma che siano di qualità”. Sul concetto che tutti i calciatori a disposizione siano convinti di stare al Torino e di conseguenza diano sempre il massimo impegno il mister granata ha insistito in più occasioni, “Voglio che chi rimarrà al Torino abbia fame, fuoco, lo consideri un puto di arrivo e dia il cento percento. Tutti i giocatori che rientreranno il sei luglio (giorno del raduno e poi l’otto partenza per il ritiro a Bormio fino al ventidue, ndr) devono sapere questo e darmi ciò che chiedo”. Anche i big non fanno eccezione Belotti compreso, “Il miglior “Gallo” lo vorrei sempre tenere e se lui vorrà rimanere andrà benissimo. Il discorso vale per tutti i giocatori importanti”. Una stretta collaborazione con i settore giovanile e in particolare con la Primavera, “Il settore giovanile dovrà essere in contatto continuo con noi in modo che tre-quattro ragazzi stiano in rosa”. Non ultimo per il modo con il quale vorrà far giocare la squadra servono quatto attaccanti e nel caso Ljajic sarebbe da considerarsi in questo numero, “Di attaccanti veri ne voglio quattro e ne giocheranno due, lo devono sapere tutti. Adesso ce ne sono sei e tre non vengono valorizzati” e su Ljajic “Se Ljajic gioca deve essere considerato un attaccante, anche per non snaturarlo e fare si che sia lucido per segnare va considerato negli equilibri della squadra un attaccante”. L’allenatore del Torino vuole e chiede equilibrio, “Se vogliamo crescere dovremo prendere sputo dal fatto che vince chi ha un maggiore equilibrio fra gol presi e subiti che tradotto vuol dire che io guardo alle prestazioni e non alla giocate funamboliche che possono finire con il perdere palla. I giocatori che vogliono crescere devono recepire certi input e quanto si parla di un giocatore utile per la squadra s’intende tutto quello che fa: lavoro in fase attiva e passiva, assist e gol”.
Il presidente Cairo ha preso anche spunto dalle indicazioni di Mazzarri per dettare le linee guida per il mercato, “E’ importante per noi adesso fare il punto per bene sulla rosa che abbiamo e fare gli interventi giusti per costruire una buona squadra per il futuro” specificando che “Dobbiamo intanto decidere della rosa che abbiamo, che è una rosa piuttosto importante, chi sono i confermati e certamente saranno molti e poi vedere dove è opportuno fare qualche intervento ad hoc per potenziare la rosa perché poi, come dice Mazzarri, non vuole avere delle rose ridondanti: meglio avere un numero più ristretto di giocatori, ma giocatori sui quali lui possa contare e che siano in qualche modo quasi dei titolari”. Sui migliori attuali giocatori e in generale sulla rosa il massimo dirigente granata è stato chiaro, “L’obiettivo è tenere tutti i giocatori più importanti, i giocatori migliori per noi, far crescere evidentemente i giovani e fare qualche innesto di qualità” con la puntualizzazione “senza fare chissà che cosa come ha detto anche Mazzarri”.
Il Torino ha la disponibilità economica per allestire una squadra competitiva, infatti, nel bilancio relativo al 2017 gli utili ammontano a 37,2 milioni di euro e con qualche cessione senza neppure dare via i giocatori migliori ci sarebbero i soldi per dare a Mazzarri ciò che ha chiesto.